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Aggiornato: 27 giugno 2025
E per Asino, bisogna aggiungere, che Marco ebbe in cotesta solennit
Tutta la nobilitá della Maremma è in voi! Sareste mai altro che figliuol d'un mulattiere? Non son io nato meglio di voi? Pare onesto a questo furfante, poi che sa dir «cuius masculini», di tener ognun sotto i piei. PEDANTE. «Povera e nuda vai, filosofia». In bocca di chi son venute le povere lettere? D'uno asino.
L'Asino tristissimo, che si era lasciato andare a posta giù per liberarsi da me appena si conobbe scarico, si levò, voltò le groppe, e via come un cervo. Ahi! Asino giuntatore, Asino ladro!
Il giovine capì d'aver commesso un altro sproposito e da buon ragazzo che vuol istruirsi, accostò la faccia a quella della padrona, la quale sottovoce gli susurrò: Asino, marmotta, imbecille, tu ne versi sempre troppo per venti centesimi. T'ho detto due dita, due dita, due dita, non più!
Ma Verdiana, per l'amor di Dio, lasciatemi parlare; queste altre cose vi spiegherò a suo tempo per filo e per segno... Purchè facciate presto... Omnia tempus habent, cara mia; ogni frutto ha la sua stagione. Sì, ma ponete mente che noi abbiamo anni quanto lo Asino di Atene...
MALFATTO. Non se chiamava Ercole, messer no. PRUDENZIO. Se io fosse cerciorato vendundarme la toga, voglio cognoscerlo e fargli dar molte vulnere da questi sicari famuli di questi magnifici eccellentissimi signori principi mei patroni sempre observantissimi e fargli cavar el cuor del corpore. MALFATTO. Oh! Mastro, ha ditto ancora che voi site un somaro. PRUDENZIO. Un asino, eh?
Abbiamo una popolazione intelligente e laboriosa, il mio domestico è un asino, ma non ne ho trovati di migliori. I nostri montanari sono pronti e svegliati, ma preferiscono la vita avventurosa dell'emigrazione alle cure servili ed alle meschine risorse del villaggio.
Chiunque lavora onestamente ha diritto d'essere rispettato, qualunque sia la sua posizione sociale, sia un maestro od un asino. Al mulino la macina e il mugnaio non fanno che girare, ma non lavora seriamente che l'asino, il quale apporta il grano sulle sue povere spalle, e riporta la farina, col peso del padrone sopra i sacchi.
Quasi alla stess'ora della botte di Pietro, sovente assai prima, arrivava il carro d'un ortolano che veniva a prendere le spazzature. Era tirato da un asino magro e piccino.
Non è dunque gran maraviglia, nonché impossibile, purché a Dio piaccia, che uno asino parli e ragioni cosí come un uomo d'alto ingegno dotato ragionarebbe. Or non può egli fare ciò che egli vole? è forsi egli cosí infermo ed impotente che adempire egli non possa ogni sua voglia e sodisfare a ogni suo appetito e desiderio?
Parola Del Giorno
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