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Quando il gallo cantasse a mattutino, Vedreste, o bimbi, un gran giardino a fiori, E tramutato il mondo in Norimberga. Stanotte a mezzanotte, quando spunta La dicembrina luna, Andiam, devoti amici, sulla punta De' piedi a meditar presso una cuna. Nel tenero sorriso De' bimbi che riposano È in terra un luccicar di paradiso.

Andiam, che' la via lunga ne sospigne>>. Cosi` si mise e cosi` mi fe' intrare nel primo cerchio che l'abisso cigne. Quivi, secondo che per ascoltare, non avea pianto mai che di sospiri, che l'aura etterna facevan tremare; cio` avvenia di duol sanza martiri ch'avean le turbe, ch'eran molte e grandi, d'infanti e di femmine e di viri.

Andiam: dai pergolati pendon le poma d'oro, andiam dall'ingemmati alberi in bel lavoro pendono molli imprese. E sul vago paese la fontana s'aderge dell'Oblio ed asperge felicit

Crisaulo... PILASTRINO. Io non vi sono. TIMARO. ... ora t'aspetta a far colazion seco e ti vorria parlar. PILASTRINO. , : è Timaro. Non t'aveva pur anco cognosciuto. Eccomi a te. TIMARO. Credo che, questa volta, ti parrá forse amara. PILASTRINO. Andiam pur via. TIMARO. Che cosa è di te tanto? Non possiamo giá piú vederti.

Va' che istasera l'aspettiamo a quell'ora; e, se 'l vediamo, voglio che tu li dica due parole come t'insegnerò. LÚCIA. Farò a tuo modo. Ma pur che non ci tirino de' sassi, come ci veggian qui! FRONESIA. Non dubbitare: provederemo a tutto. Andiam di sopra e ci consiglieremo. E sará buono che 'l sappia ancor la vecchia.

Ma di quanto ti ho detto, non bisogna che lo publichi e bandischi, ché mi rovinaresti i disegni, e giocarebbeno poi fra noi de' sgrognoni senza discrezione e di bastonate straordinarie: e giá te le puoi por nel libro delle ricevute. CRICCA. Vi prometto operarmi in tutto quel poco che posso. PANDOLFO. Ed un poco manco ancora, purché non vogli tradirmi. Or andiam a casa sua.

Noi, sospiri dell'Ora, andiam vagando ed abbiam per baciarsi e bocche ed ali: l'armonia qui si compie tra i lilliali petali e tra le rose e va incantando: i mister' della Notte a quando a quando urgono amore e fremono speciali avvolgimenti, poi ch'ora gi

Giá s'è inviato a chiamar Sulpizia per la porta del giardino, e vi stanno aspettando con gran disio di sposarse; e me hanno inviato fuori a chiamarvi col prete da vero, e non col falso parrocchiano. EROTICO. Entriamo, non facciamo aspettarci. ATTILIO. Andiam, fratel mio.

NER. Vanne, poich'è pur forza; e le intentate accuse caldamente prosiegui. Andiam, Poppea; vendetta avrem di quest'iniqua. Intanto il di verrá, che compier mie vendette, piú mestier non mi fia l'altrui soccorso. Ecco, giá il popol tace: ogni tumulto cessò; rinasce il silenzio di morte, col salir delle tenebre. Quí deggio aspettar la mia sorte; il signor mio cosí l'impone.

GIACOMINO. Dubito di qualche tempesta che suol sempre attraversarsi alle gioie degl'innamorati. CAPPIO. Non perdiam tempo: andiam a preparar la casa, ed io a comprar robbe. GIACOMINO. Cosí si facci.