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Aggiornato: 10 giugno 2025


Ora, la più bell'opera di mastro Jacopo, che Spinello potesse ammirare nel Duomo vecchio, non era gi

Non vede? Questa cura di rimettere a nuovo le sue gioie. Signor Prospero mio, non ha mai posto mente che, quando si avvicina il tempo della cova, la cingallegra si mette al grave, e va attorno pel bosco a beccar le pagliuzze, per comporre il suo nido? Il signor Prospero spalancò gli occhi e la bocca ad un tempo; gli occhi per ammirare e la bocca per ridere. Ah ah! esclamò egli.

Gioeni, altri infine ad ammirare la solenne posa del Palermo dello scultore Marabitti. Delle sgradevoli figure che in semicerchio, di fronte a Palermo, convulsamente si contorcono, tutti ignorano la ragione.

Ecco come siete voialtri! disse miss Elsa, che si era fermata ad ammirare. Una fioritura bella, ma selvaggia, ma... Inutile o nociva... Ha ritegno di dirlo? Nociva, no; quelle piante usurpano il terreno, impediscono che le rampe scoscendano, quando piove troppo, e ingombrino lo stradone. Lei vuol sviare il discorso! esclamò Paolo. Non posso farle dire quel che non vuol dire.

C'è nell'uomo una inclinazione naturalissima a dir male degli assenti. Ciò forse avviene perchè da lontano si vedon meglio le cose, e nella natura umana c'è più da criticare che da ammirare.

E se fosse pentito di andare in Africa? Gli cenno col capo: poi gli battè sulla spalla. L'altro non gli badava, si moveva, sempre beato di farsi ammirare da tutto il fondaco. Daniele aspettava che Giacomino avesse finito; rideva anche lui cogli altri; ma soltanto a fior di labbra. Aveva bisogno di star solo con lui, ma non osava interromperlo.

Ci sono poi certi poeti che cercano le ispirazioni in aria, e rapiti dai loro voli pindarici non vedono il bello che li circonda, non sanno ammirare i pregi della natura che passa davanti i loro occhi, disdegnano come volgarit

Per me tanto e tanto n'avrei piacere»: e il pubblico in fatti ne avrebbe avuto piacere tanto, quanto della esecuzione, perchè l'una e l'altra gli offrivano del pari argomento di ammirare, di scuotersi, di discorrere, di censurare, e di applaudire.

I ritratti, belli, somigliantissimi, in varie pose, rimanevano muti anch'essi, come di persona ignota, di cui potevo ammirare la purezza delle linee, l'espressione degli occhi e delle labbra, senza che mi producessero la più lieve tristezza di ricordi.

Mi accorgo di scivolare nell'estetica, e fo punto. Il dramma di Vittor Hugo è posto in scena, al Teatro Francese, con uno sfarzo, che da noi s'usa a mala pena nei balli. Conosco degli umori malinconici, a cui questo apparato scenico dispiace nei drammi, come quello che svia l'attenzione dell'uditorio e nuoce alla piena comprensione dell'opera. Costoro, senza avvedersene, vanno dietro a qualche critico, che fu da principio autore drammatico e non ebbe pur troppo i cosidetti lenocinii del palcoscenico a salvarlo da una brutta figura. Per me, tengo un'opinione diversa; non intendo perchè un autore si debba stillare il cervello a rappresentare il vero meglio che può, se non ha poi da farlo ammirare sulla scena, come lo ha veduto lui nella mente. Si aggiunga che, dove il poeta abbia immaginato un gran quadro, le magnificenze del suo pensiero sembreranno ampollosit

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