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Aggiornato: 18 maggio 2025


«Egli mi rispose che l'aveva coltivato sul suo balcone; che amava molto i fiori, che gli rammentavano le persone care che non poteva aver vicine; e riprese: « Ella non creder

La signora amava un altro, e non volle saperne di lui, per cui dicono montasse sulle furie; e voi ben sapete qual uomo sia quando è in collera. Forse lo vide ella in uno di questi trasporti, e lo rifiutò. Ma, come vi diceva, essa parea trista, infelice, e ciò per molto tempo. O Dio! Che rumore è questo? Non sentite, signorina? È il ventodisse Emilia; «prosiegui il tuo racconto.

Poichè Zacchiele amava talvolta, per una ingenua vanit

«Forse conosce la creatura» discorreva la mesta «l'arte di mentire l'affetto? forse le ha rivelato il Demonio come si finga una passione che m'inaridisce il cuore, mi sconvolge l'intelletto e mi consuma la vita? Finti gli atti cortesi, finto il lungo ossequiare, il guardo, la voce, l'amplesso, il bacio, finti? Non suonavano le sue parole ebbre di amore, non gli tremavano le membra, non sospirava profondo? Pure mi ha lasciata sola su la via dello spasimo; il pensiero dei parenti e del cielo può consolarmi; la mia passione dura più forte di loro. Rispondimi almeno se sei morto, ch'io sappia dove indirizzare il mio gemito: tenga la fossa il suo corpo, lasci libera l'anima, o tenga anche l'anima, pur che la lasci un momento per dirmi che non fingeva, che mi amava; questa apparizione è un baleno di tempo, poi l'abbia per tutta la eternit

Del resto Ariberto sapeva pure che Vittorina Ornavati amava in silenzio Folco Filippeschi; e che Gioconda Filippeschi, superba e sdegnosa, non amava nessuno. Per quest'ultima parte, Ariberto si sforzava a non essere sincero con stesso.

Perchè potesse burlarmi bisognerebbe ch'io l'amassi. Quelle parole gettate al vento, con un lieto riso, mi suonarono al cuore come una sentenza di morte Bisognerebbe ch'io l'amassi. Dunque non mi amava?

Ed egli le si confessava, candidamente: le diceva che era un infermo, un fanciullo, un pazzo bisognoso di cure e d'amore; che l'apparente suo coraggio nascondeva una paura infantile, che nella superbia era umile, che odiando amava, che le lacrime della piet

Ogni madre sarebbe stata lieta ed orgogliosa di concedere in isposa la propria figlia al conte Della Valle... e lei no? Perchè?... perchè essa lo amava? perchè il Della Valle era il suo amore segreto? Ma ciò essa non poteva, non doveva dirlo ad alcuno! E così, colpevole come donna, colpevole come moglie, si sarebbe fatta colpevole anche come madre, sacrificando a quel suo amore, l'avvenire e la felicit

Quando ella conobbe Alberto, qualche anno era passato e le cose erano in parte cambiate. Finanziariamente eransi piuttosto abbassati, poichè O * sul principio aveva speso un po' troppo, e aggiungendosi a ciò qualche speculazione fallita, era stato necessario restringere le spese. Inoltre un vero dolore l'aveva colpita, la perdita del suo bambino, morto a due anni, e ciò faceva che la vita relativamente ritirata ch'era ora costretta di condurre, non le riusciva gravosa; cominciava a sentire un po' di quella stanchezza che si sente quando manca uno scopo alla vita e quando all'istesso tempo si ha conosciuto l'amarezza. Ella amava quel suo bimbo con tutte le prepotenze dell'amore materno, che fu per lei un intenso dolore quando con la calma desolante di quell'et

11 Quando vide la timida donzella dal fiero colpo uscir tanta ruina, per gran timor cangiò la faccia bella, qual il reo ch'al supplicio s'avvicina; le par che vi sia da tardar, s'ella non vuol di quel Rinaldo esser rapina, di quel Rinaldo ch'ella tanto odiava, quanto esso lei miseramente amava.

Parola Del Giorno

boraccini

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