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Aggiornato: 25 giugno 2025
Nondimeno questo giovine hidalgo era visibilmente fiero di lei; gli pareva che tutto quello splendore fosse opera sua e tutto il reame di Alfonso XIII contemplasse con invidia la sua compagna forestiera.
Dove la ragione del non possumus di questi preti potenti della nostra sola stoltezza. Quando Lucrezia andò a marito ad Alfonso d'Este arraffò al capitolo di Bologna Cento, e Pieve, e gli aggiungeva per dote alla figliuola dilettissima.
Il medico non glielo permise, dicendogli però che poteva ammogliarsi senza pericolo di trasmettere la malattia ai figli dopo due anni. Alfonso ebbe tanta costanza di aspettare a sposarsi passati i ventiquattro mesi ed ebbe anche la consolazione di avere un figlio. Esso crebbe robusto sino al ventesimosesto mese, nel quale fu colpito da un'oftalmia purulenta.
Dopo la difesa di Roma e la ritirata a S. Marino, il generale Alfonso Lamarmora conobbe Garibaldi a Genova nel settembre del '49. «Ho visitato Garibaldi», scriveva al Da Bormida: «ha bella fisionomia, un far rozzo, ma franco; sempre piú mi persuado che in buone mani se ne poteva trar partito». Sette giorni dopo tornava a scrivergli: «Garibaldi non è uomo comune; la sua fisionomia, comunque rozza, è molto espressiva.
Alfonso, desolato, decise di non aver più figli, per non avere il dolore di vederli sopportare le conseguenze de' suoi trascorsi. Povero giovane! Egli condusse poi una vita trista, pensando che i suoi due figliolini un giorno gli rinfaccierebbero le amarezze della loro esistenza! Ancora qualche anno vegetò piuttosto che visse, e morì di dolore e di crepacuore!
Con gloria piú incolume, morí Alfonso il magnanimo.
33 Così dicendo, mostragli il marchese Alfonso di Pescara, e dice: Dopo che costui comparito in mille imprese sar
Da quasi dieci anni Alfonso Daudet sopravviveva a se stesso. I suoi intimi affermavano che la spinite da cui era reso mezzo inerte il suo corpo non aveva menomamente intaccato le facolt
E il fatto sta, che in questo nuovo secolo escon fuori parecchi piú o men puri, ma certo splendidi nomi politici e militari: Francesco Sforza, il Carmagnola, Cosimo e Lorenzo de' Medici, Niccolò V, Pio II, Alfonso il magnanimo, indubitabilmente superiori ai nomi politici del secolo precedente.
3 Invitto Alfonso, simile ira accese la vostra gente il dì che vi percosse la fronte il grave sasso, e sì v'offese, ch'ognun pensò che l'alma gita fosse: l'accese in tal furor, che non difese vostri inimici argini o mura o fosse, che non fossino insieme tutti morti, senza lasciar chi la novella porti. 4 Il vedervi cader causò il dolore che i vostri a furor mosse e a crudeltade.
Parola Del Giorno
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