Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 24 giugno 2025
Nell'enfasi di quel discorso, il vecchio signore aveva attirata a sè la mano che stringeva, e guardava la Carmela negli occhi tanto davvicino, che il suo alito le sfiorava la bocca. Non era più vecchio. Era un uomo forte, appassionato e bello. Quelle parole entravano acute, pungenti nel cuore della Carmela, e le faceva sentire amaramente che, infatti, non era stata amata mai, che s'era illusa.
Il bambino contento di quella promessa, stese le braccia verso la suora che lo prese in grembo; poi ricominciò le sue chiacchierine sconclusionate, con certe note acute, certe risate argentine, che echeggiavano stranamente fra le muraglie nude della cella. E suor Maria, abbracciandolo stretto, benediva il cielo che, per una vita di carit
Essa lo vide sconvolto, si pentì subito della sua imprudenza, gliene fece mille scuse colle lagrime agli occhi, ma fu peggio di tutto. Egli chiuse in sè stesso quella dolorosa impressione, ma sulla sera fu ripreso dai brividi della febbre con acute sofferenze d’intestini.
Dopo il primo abbattimento, dopo la prostrazione, in cui gettano a un tratto le angosce supreme, avviene nell'animo umano una pronta reazione. La coscienza assopita si ridesta, le sofferenze divengono più generali, ma si fanno meno acute. La mente riacquista il privilegio funesto di poter esaminare, ragionare il dolore. Antonietta poco appresso si scuoteva dalla sua atonia.
Una crudel, che Erifilla si chiama, difende il ponte, e sforza e inganna e fura chiunque andar ne l'altra ripa brama; ed ella è gigantessa di statura, li denti ha lunghi e velenoso il morso, acute l'ugne, e graffia come un orso. 79 Oltre che sempre ci turbi il camino, che libero saria se non fosse ella, spesso, correndo per tutto il giardino, va disturbando or questa cosa or quella.
A voi divotamente ora sospira l’anima mia, per acquistar virtute al passo forte che a sé la tira. «Tu se’ sì presso a l’ultima salute», cominciò Bëatrice, «che tu dei aver le luci tue chiare e acute; e però, prima che tu più t’inlei, rimira in giù, e vedi quanto mondo sotto li piedi gi
Noi di fuligine Suffusi e forti, Urtiam le macchine, Che acute strillano Destando i morti Dentro la polvere. Coro Sorgono i morti. Ai colpi cedono Della tempesta I monti. Ai ruderi Cedono i ruderi: Il libro resta Tempio granitico. Coro Il libro resta. Cedono al vecchio, Che gli anni fila, Sfingi e Piramidi, Ed è l'Iliade De' suoi tremila Anni ancor giovane. Coro Cantiam l'Iliade
A voi divotamente ora sospira l’anima mia, per acquistar virtute al passo forte che a sé la tira. «Tu se’ sì presso a l’ultima salute», cominciò Bëatrice, «che tu dei aver le luci tue chiare e acute; e però, prima che tu più t’inlei, rimira in giù, e vedi quanto mondo sotto li piedi gi
Mentre stava nella sua stanza a dar gli ultimi punti a un paio di stivaletti scuciti, sentì nel salotto da basso risonare una voce sconosciuta, una voce di donna che parlava il falsetto, ma forse più che parlare gorgheggiava con una intonazione di testa, framettendo risate acute ed esclamazioni entusiastiche piene di oh, di ah, di stupendi, di splendidi.
A voi divotamente ora sospira l'anima mia, per acquistar virtute al passo forte che a se' la tira. <<Tu se' si` presso a l'ultima salute>>, comincio` Beatrice, <<che tu dei aver le luci tue chiare e acute; e pero`, prima che tu piu` t'inlei, rimira in giu`, e vedi quanto mondo sotto li piedi gia` esser ti fei;
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca