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Aggiornato: 10 giugno 2025


La fortezza di Verona era diventata, ai primi di luglio del 1796, la loro principale base d'operazione contro l'esercito mobile degli Austriaci e contro la piazza di Mantova, il punto d'appoggio contro gli sbocchi dal Tirolo e dalla Val Sugana, la tappa intermedia dal Milanese e dal Bresciano nella vagheggiata marcia dei Francesi alla volta di Venezia, del Friuli e dei confini occidentali dell'Impero .

I documenti di tali sensi di ossequio, come pure la presunzione che essi avrebbero corrisposto al caso di una reazione improvvisata non facevano difetto nelle masse rurali nelle quali le cerne si reclutavano. Nella primavera del 1796 i contadini del Bergamasco, sorpresi dalla mareggiata giacobina nelle loro campagne in fiore, affluivano a torme al capoluogo della terra, si accalcavano allo sbocco delle vallate, si armavano ed eccitavano il loro podest

L'artiglieria veneta, con il concorso dell'industria privata, poteva e doveva quindi rinnovarsi tra il 1782 ed il 1796. In questo periodi di tempo dovevano inoltre rifondersi o ristaurarsi le bocche da fuoco dichiarate inservibili, e non erano poche in quel tempo: 82 cannoni di diverso calibro, 85 colubrine, 63 sacri e passavolanti, 180 petrieri, 5 mortai, 9 trabucchi ed 1 bastardo.

La sera del 2 giugno 1796 deve essere stata assai tragica per i senatori veneziani convenuti al casino del procuratore Pesaro, alla Canonica , per deliberare intorno a gravi oggetti concernenti la Repubblica. Il provveditore generale in Terra Ferma, Nicolò Foscarini, aveva avuto il avanti, sotto Peschiera, un colloquio burrascoso con il generale Buonaparte, gli era riuscito a rabbonirlo che a prezzo di dolorose abdicazioni per la dignit

Scoccati due anni dalla coscrizione delle prime cerne con ferma biennale, nella primavera del 1796 convenne provvedere ad altre levate in Terraferma ed Oltremare . I ruoli ben preparati dai merighi, o capi plotoni delle cerne, dovevano rimanere esposti nelle chiese per 8 giorni almeno prima della rassegna e del sorteggio, onde aprire l'adito ad ognuno di produrre i propri gravami, o titoli di esenzione.

Diego Colombo da Messina, omicida del 1783, catturato nel 1793, veniva condannato a morte nel 1796. Allorchè gli si fece la grazia di vita, egli era più morto che vivo. Se non fosse stato pel procuratore dei carcerati poveri D. Stefano Tortorici (1788-93) e per D. Antonino Igheras ³⁰⁹, se non ci fosse stata l’opera della nobile Deputazione della Vicaria, che con carit

¹⁶⁹ Villabianca, Diario ined., a. 1796, pp. 346-47. Ma v’è anche di più, e questo conferma la responsabilit

Lasciamo il processo che, proprio al chiudersi del secolo, si andava compilando contro i Deputati di piazza²²⁹, frodatori del pubblico e del Comune quanto coloro che nel 1796 avean prestato braccio a quel ladro di Giovanni Cane, di cui è parola nel cap. dell’Asilo sacro. Questo processo finir

²⁶⁶ Villabianca, Diario ined., a. 1796, p. 625. Stavolta le mormorazioni dei nobili trovarono eco tra’ civili e tra’ plebei, e nessuno potè negare che l’esempio del Caracciolo era stato fatale anche alla povera gente, che per un tozzo di pane dovea lavorare giorno e notte all’aria aperta, alla pioggia, al sole, al vento, e di questo scarso pane farne parte in danaro alla Deputazione per le strade. Quello poi che toccava il colmo era la gravezza sulle seggette, per le quali incominciava gi

Al generale Massena toccò di apparecchiare l'animo dei Veneti alla grave rinunzia. «Il est temps enfin, monsieur le provvediteur» così scriveva quel generale a Nicolò Foscarini, il 4 luglio 1796 que les assassinats que vos soldats ne cessent de commettre envers les miens, finissent. Le général Rampon, commandant

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