United States or Bouvet Island ? Vote for the TOP Country of the Week !


Copia de una lettera scripta da Uzunhasan al Doxe nostro nell'anno 1472. Marino Sanudo, Cronaca ms. nell'Archivio Cicogna. Commissione a Giosafat Barbaro, ambasciatore veneto in Persia. Quod ser Josaphat Barbaro oratori designato ad ill.mum dominum Ussonum Cassanum fiat haec commissio.

In seguito alla domanda di agì Mohammed, deliberavasi in senato la lettera ducale 25 settembre 1472 al re della Persia per assicurarlo, che gli sarebbero spedite le chieste artiglierie, e che ordinavasi al capitano generale da mar di porsi intieramente colla veneta armata a di lui disposizione.

Ipsi Caramani venerunt ad nos supplices usque ad provinciam Azimie, quibus visis, subito venimus in Tauris, inspeximus super negotia eorum, et cognovimus quod ipsi proprii malorum suorum causa fuere. De principio nostre lune Rabemel sive Juli 1472 ad partes eis propinquiores iter faciemus.

Scriveva quindi lo Zeno il 30 di maggio 1472 al capitano generale Pietro Mocenigo, essere egli arrivato in Tauris al 30 aprile, aver trovata la più liberale accoglienza dal re e dalla regina, e la migliore disposizione di muovere nella Caramania e verso le coste contro gli Ottomani. E pregava il capitano generale di accordare passaggio ad un nuovo legato persiano, che Uzunhasan spediva a Venezia.

Ma seguono prontissimamente gl'italiani: Emiliano degli Ursini in Foligno, e Bartolomeo de Rubeis in Pinerolo, ambi nel 1470; e subito altri in Bologna, Ferrara, Firenze, Milano, Napoli, Pavia, Treviso nel 1471 e 1472; e d'anno in anno, in tutta la penisola, moltissimi altri, fra cui principale Aldo Pio Manuzio in Venezia fin dal 1480.

Il veneto oratore seguì l'esercito persiano, e lo passò in rassegna prima che entrasse in campagna. Narra lo Zeno nella sua lettera del 9 ottobre 1472 che quello era composto di 100 mila cavalli, armati in parte alla maniera che usavasi in Italia, e in parte coperti da fortissimi cuoi atti a resistere ai grandi colpi. Gli uomini erano vestiti parte con corazzine dorate e maglie, e parte in seta.

Allora Uzunhasan rivolse ogni sua cura a raccogliere genti ed armi, e mandò notizia a Venezia della sua mossa, animando la repubblica a fare altrettanto dalla sua parte; con lettera recata da Sebastiano dei Crosecchieri cappellano di Caterino Zeno, nell'ottobre 1472 .

Caro figliuolo, sappi che il principe degli Apostoli potrebbe molto bene difendere la sua Chiesa e vendicarsi dei suoi nemici da , ma se ricorre a te lo fa proprio per mettere a prova il cuore di un suo figliuolo. Qui bisogna scegliere tra San Pietro, e Liutprando: ora all'amicizia del principe degli Apostoli vorrai tu preferire quella del re dei LangobardiEpist. 5 Greg. t. 6 Conc. p. 1472.