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Allora Uzunhasan rivolse ogni sua cura a raccogliere genti ed armi, e mandò notizia a Venezia della sua mossa, animando la repubblica a fare altrettanto dalla sua parte; con lettera recata da Sebastiano dei Crosecchieri cappellano di Caterino Zeno, nell'ottobre 1472 .

L'imperatore Giovanni diede in isposa l'altra sua figlia, sorella della despina di Persia, al duca dell'Arcipelago Nicolò Crespo, da cui nacquero quattro figliuole maritate con altrettanti gentiluomini veneziani, cioè: Fiorenza con Marco Cornaro . Lucrezia con un Priuli. Valenza con Giovanni Loredano, e Violante con Caterino Zeno .

Per quella stessa opinione che Uzunhasan teneva di essere invincibile, si avvilì maggiormente di questa sconfitta; laonde non vedendo altra speranza che nel soccorso dei principi cristiani, ai quali le sue disgrazie non toccavano meno che a lui, spedì Caterino Zeno come proprio ambasciatore presso ai principi d'Europa: con incarico di domandar loro quell'aiuto che richiedeva il pericolo comune, e particolarmente dacchè, in contemplazione della repubblica di Venezia e degli interessi della cristianit

Caterino, figliuolo di Dracone Zeno , essendo stato molti anni col padre in Damasco, e qual nipote della despina moglie di Uzunhasan, si giudicò potesse servir bene e con profitto la patria in questa ambasceria al sovrano della Persia.

Intanto che l'Ognibene ed il Contarini si dirigevano verso la Persia, e che il Barbaro altresì trovava mezzo d'incamminarvisi, Caterino Zeno proseguiva il suo viaggio di ritorno a Venezia, eseguendo le commissioni avute, quale ambasciatore del re persiano.

Il veneto oratore dovea presentarsi al re di Persia insieme a Caterino Zeno, «per rendere più cospicua e solenne la ambasceria; ed esporgli, che la repubblica da dieci anni era in guerra col Turco deliberata di sostenerla e proseguirla d'accordo colla Persia sino all'ultimo eccidio del comune nemico; che aveva rifiutata ogni proposizione di pace; che l'armata veneta e la collegata aveano gi

Intanto Caterino Zeno non si stancava di eccitare la regina di Persia perchè persuadesse il marito a muovere la guerra a Mohammed, acerrimo nemico in particolare di lei, a cui avea fatta perire tutta la famiglia; per le quali persuasioni Uzunhasan, che era di gi

Allorquando poi Mohammed II, vincitore di Costantinopoli, minacciò i possesi veneti nel levante, e la repubblica strinse alleanza colla Persia contro il comune nemico, andarono in quella regione i veneziani Lazaro Quirini, Caterino Zeno, Giosafat Barbaro, Paolo Ognibene ed Ambrogio Contarini, i quali nelle loro relazioni, nei dispacci e nelle esposizioni fatte al senato lasciarono importantissime descrizioni dei luoghi da essi visitati .

XXII. La detta relazione pare però che non fosse sconosciuta al Ramusio ed all'autore dei Commentarii del viaggio in Persia di Caterino Zeno. 1463, die 2 Decembris.

Con questi ordini pertanto Caterino Zeno partitosi da Venezia, passò a Rodi pochi mesi, e di l