United States or Russia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Cronaca Sanudo. Ms. Cicogna. Relazione della battaglia di Terdshan.

Benedetto Sanudo, ed il console di Damasco Bartolomeo Contarini ottennero nell'anno 1502 dal sultano del Cairo che per le merci aquistate dai Veneziani nell'egizia Sorìa pagar si dovessero solo 90 ducati per ogni valore di mille, in luogo dei 100 che pagavano i mercanti delle altre nazioni, in considerazione che il commercio veneziano era da antichissimo tempo il fondamento di tutti gli altri . E venuto a Venezia nell'anno 1507 Tagri-Berdi, oratore del sultano di Egitto, si stabilirono nuovi capitoli per favorire quel commercio , i quali poi furono ampiamente confermati nel 1508 da Domenico Trevisan ambasciatore della repubblica al Cairo, rispetto particolarmente al traffico delle spezie . Ed allorquando Selino nell'anno 1517 sconfisse il soldano per la assistenza data ad Ismaìl sufì di Persia, e si rese padrone di Aleppo, di Damasco e dell'egizia Sorìa, la repubblica gli mandò cospicua legazione di Luigi Mocenigo e Bartolomeo Contarini, i quali ottennero dal conquistatore la rinnovazione dei privilegi accordati dai sovrani d'Egitto ai mercanti veneziani.

Diarj Sanudo. Codd. Marciani. Copia de una altra depositione del ditto.

Le vie dell'Armenia, di Trebisonda e della Siria la ponevano in comunicazione col mar Nero e col Mediterraneo, e da esse riceveva in cambio le merci d'Europa. Marino Sanudo affermava che le vie dell'Armenia e della Persia erano preferibili a quelle dell'Egitto, e proponeva nel secolo XIV di far passare attraverso quelle regioni una gran strada commerciale per l'India.

Marin Sanudo, Cod. Marciani, vol. Copia de una letera de ser Donado da Leze, podest

Molte furono le deliberazioni del senato e dei Cinque savi alla mercanzia intorno al consolato della Sorìa. Nei preziosi diarii di Marin Sanudo, e nell'epilogo dei Cinque savi, si trovano fra le altre le seguenti: 1424, 4 dicembre. Non possano i consoli, i loro figli non emancipati esercitare commercio nel luogo della loro residenza, e sieno al caso multati di ducati 1000.

Di questa ambasciata Domenico Trevisan lesse in Pregadi a' 24 di ottobre 1512, la stupenda relazione riportata dal Sanudo , e Pietro Zeno narrò pure lungamente i suoi casi nel gennaio dell'anno seguente .

Nell'anno 1405 andarono da Venezia alle coste della Siria sei cocche cariche di merci del valore di 320,000 zecchini . Nel 1515 invece notava il Sanudo l'arrivo a Venezia delle galere di Beiruth a suon di campane, giusta il solito, con un carico molto povero, cioè di 1,200 colli in tutto, e pochi anni appresso solo con un carico di 800 colli.

Questo Zorzi di Fiandra si manifesta se non veneziano, certamente al servizio della repubblica, e la sua scrittura trovasi inserita fra i documenti inediti della preziosa Cronaca di Marino Sanudo, che soltanto in parte fu pubblicata dal Muratori, Rerum italic. script., t.

I dispacci dei baili a Costantinopoli riportati dal Sanudo, e quattro relazioni che in quei preziosi diarii sono pure conservate inedite, fanno di ciò piena testimonianza. La prima è una deposizione del nunzio Dell'Asta fatta alla signoria nel dicembre 1501, intorno al nuovo profeta Ismaìl ; la seconda una relazione 7 settembre 1502 del luogotenente di Cipro Nicolò Priuli, sui progressi del sufì e della sua setta ; la terza una deposizione fatta nell'ottobre 1503 intorno ai successi persiani, da un Moriati di Erzerum spedito appositivamente in Tauris dai rettori di Cipro ; la quarta finalmente è una lettera di Giovanni Morosini da Damasco del 5 marzo 1507 , la quale narrando con ogni possibile esattezza le lotte del sufì contro Alidul e la Turchia, rappresentava al senato «quello essere il momento opportuno di cospirare d'accordo fra i principi cristiani e la Persia, nella santissima impresa di scacciare il Turco d'Europa». La lettera del Morosini termina col seguente ritratto dello sh