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Diarii Sanudo, vol. VI. Codd. marciani. 1570, 27 ottobre. Serenissimo et Excellentissimo Domino Sciah Thamasp filii Sciah Ismail Imperatori Persarum, Atribeigian, Sirvan, Hirach, Corasan, Ghilan, et aliorum regnorum, patri victoriarum, justitiae amatori, et Regi Regum Orientalium Invictissimo.

Molte furono le deliberazioni del senato e dei Cinque savi alla mercanzia intorno al consolato della Sorìa. Nei preziosi diarii di Marin Sanudo, e nell'epilogo dei Cinque savi, si trovano fra le altre le seguenti: 1424, 4 dicembre. Non possano i consoli, i loro figli non emancipati esercitare commercio nel luogo della loro residenza, e sieno al caso multati di ducati 1000.

Sapevamo che in questo teatro Emiliani si rappresentavano anche di tanto in tanto tragedie, e non ci siamo voluti privare del piacere di assistere alla recita della più commovente, forse, fra le tragedie italiane, la Francesca da Rimini. Il famoso episodio dantesco non ha ispirato soltanto pittori, ma anche poeti, molti dei quali tentarono portarlo sulle scene, quantunque poco si presti all'effetto drammatico. Byron stesso dice nei suoi diarii di aver pensato a prendere la Francesca da Rimini ad argomento di una tragedia. E' un peccato che non lo abbia fatto, perchè, quando anche non avesse prodotto opera adatta ad essere rappresentata, era tal poeta da scrivere cosa stupenda. La grande semplicit

Il papato si riaffermava come regno. Nulla della rivoluzione, che lo aveva rovesciato prima per sopprimerlo poi con un decreto di popolo unico nella storia, doveva durare; la rivoluzione ispirata da Satana come idea si era politicamente esplicata nella più ignobile e ladra delle anarchie. Così almeno dicevano i diarii cattolici di allora. Ma coll'istinto del popolo, che aveva veduto la rivoluzione riassunta nella testa di Mazzini e nel cuore di Garibaldi, il papato concentrava i propri attacchi nelle loro due figure, mentre tutti i suoi predicatori tuonavano dal pulpito e il Padre Bresciani, estremo dei gesuiti letterati, preparava nell'ombra le serie dei propri libelli romantici, destinati all'infamia di una celebrit

Il povero autorello si riprometteva un gran chiasso su pei giornali e una vendita miracolosa. Aveva mandato una copia del suo volume a tutti i diarii della citt