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"Oh!... splendide memorie!... "Solcasti l'onde un , di fiori ornata, "E sulla tua bandiera inalberata "Stava scritto: Odi Erotiche. "Venian da lunge a udir la melodia "Che dalle tue seriche sarchie uscia "Sotto la man de' Zeffiri, "E del mar della vita i nocchier stanchi "Si fean dappresso ai tuoi dorati fianchi "Per guarir dalla noja.

«Questa gente che preme a noi è molta, e vegnonti a pregar», disse ’l poeta: «però pur va, e in andando ascolta». «O anima che vai per esser lieta con quelle membra con le quai nascesti», venian gridando, «un poco il passo queta. Guarda s’alcun di noi unqua vedesti, che di lui di l

«O anima che vai per esser lieta con quelle membra con le quai nascesti», venian gridando, «un poco il passo queta. Guarda s’alcun di noi unqua vedesti, che di lui di l

Da quale avo guerriero quell’ebbrezza del sangue a lei veniva, e, nel sognarlo, quell’occulta spasmodica dolcezza?... Fontanelle di sangue zampillare scorgea dall’imo del suo cor profondo; e d’un tragico rosso imporporare ogni giardino ed ogni via del mondo. La visione. A raccoglier nel cavo della mano quel suo bel sangue dilagante a rivi, venìan turbe, da presso e da lontano.

da man sinistra m'appari` una gente d'anime, che movieno i pie` ver' noi, e non pareva, si` venian lente. <<Leva>>, diss'io, <<maestro, li occhi tuoi: ecco di qua chi ne dara` consiglio, se tu da te medesmo aver nol puoi>>. Guardo` allora, e con libero piglio rispuose: <<Andiamo in la`, ch'ei vegnon piano; e tu ferma la spene, dolce figlio>>.

12 Giungean da l'una parte i Maganzesi, e conducean con loro i muli carchi d'oro e di vesti e d'altri ricchi arnesi; da l'altra in mezzo a lance, spade ed archi, venian dolenti i duo germani presi, che si vedeano essere attesi ai varchi: e Bertolagi, empio inimico loro, udian parlar col capitano Moro.

100 Com'ella vide Astolfo e Sansonetto, ch'appresso le venian con l'arme indosso, prodi guerrier le parvero all'aspetto; ch'erano ambeduo grandi e di buono osso: e perché di provarsi avria diletto, per isfidarli avea il destrier gi

Ma, se scevra de l'armi, ond'era onusta, Temprate in Lemno a le celesti incudi, E libera de l'irto elmo l'augusta Fronte splendea fuor dei funesti ludi, Ne l'alta d'Erettèo sede vetusta Spirava il riso di men ferrei studi; E a l'ombra del vocal delfico alloro Venían le Muse, e s'assidea fra loro.

quando incontrammo d’anime una schiera che venian lungo l’argine, e ciascuna ci riguardava come suol da sera guardare uno altro sotto nuova luna; e ver’ noi aguzzavan le ciglia come ’l vecchio sartor fa ne la cruna. Così adocchiato da cotal famiglia, fui conosciuto da un, che mi prese per lo lembo e gridò: «Qual maraviglia!».

E mentre ch'e' tenendo 'l viso basso essaminava del cammin la mente, e io mirava suso intorno al sasso, da man sinistra m'appari` una gente d'anime, che movieno i pie` ver' noi, e non pareva, si` venian lente. <<Leva>>, diss'io, <<maestro, li occhi tuoi: ecco di qua chi ne dara` consiglio, se tu da te medesmo aver nol puoi>>.