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Le chiese di Como sonarono una dopo l'altra, lentamente, le dodici: quello squillo secco e prolungato di campane nel silenzio notturno aveva un non so che di tragico e di solenne, che scosse Paolo dal suo tedio e dalla sua immobilit

Il popolo applaudì, le cortigiane si svestirono, le trombe sonarono e la baldoria ebbe luogo. Venere aveva a Roma numerosi tempii, e se le cerimonie del culto della dea non offendevano il pubblico pudore, le feste date in suo onore autorizzavano ed esercitavano il vizio nelle case private, soprattutto presso le giovani dissolute e le cortigiane.

Veniamo alla restaurazione: fino alla battaglia di Novara ben altro sonarono atti, e parole: il Guerrazzi difendendosi da capitale accusa disse averci pensato anco prima; ma da quando in qua si pretende, che un uomo in simile stato somministri argomento ai suoi giudici di condannarlo? Certo, io lo confesso alla scoperta, un uomo della sperienza del Guerrazzi, dovea sapere che ciò non gli sarebbe stato creduto, e non lo avrebbe salvato, però era non pure animoso ma savio dire addirittura come la faccenda stava. Però se consideriamo la quasi quinquennale prigione, il tedio, l'epilessia che lo assalse, egli è più onesto desiderare, che lo facesse, che giusto accusarlo di non averlo fatto. Dopo la battaglia di Novara ci pensò, e fece bene: questo era il suo disegno, che parte compì, e parte rimase interrotto. Parlo cose a tutti note, da centinaia di testimoni attestate, da copia infinita di documenti fatte sicure. Solo la calunnia finge ignorarle, e la slealt

Passò oltre, fuori delle case, rimbacuccato in un vecchio tabarro, toccò la chiesa parrocchiale e cominciò lentamente la salita che mena al Pioppino. Sonarono in quell'istante le undici al campanile della chiesa.

Nel frattempo Maestro Lucio, che appena s'era sentito sciolto il braccio, senza pur guardare da che lato venisse il soccorso, s'era dato a gambe pel baluardo, andava gridando a tutto potere: "Ai nemici... Al tradimento... Agli assassini"; le voci clamorose di lui, quella di Gabriele, il suono dei ferri che si percotevano, destarono le guardie del Forte, che abituate da qualche mese in quella elevata parte del castello ad una inalterata notturna quiete, non vigilavano col dovuto rigore ai loro posti, ponevano le ordinanze ad esatta fazione: in un momento si sparse l'allarme, i tamburi sonarono a stormo, e gli uomini d'armi ed i Capitani accorsero in folla nel cortile.

Venuta la mattina, appena s'accorsero che s'era fatto qualche movimento nella casa, vennero difilati alla porta del Ritiro. Sonarono. Una vecchia fantesca, la quale stava spazzando il portichetto e l'andito, aperse la porta e domandò chi fosse.

In questa brutta serata di marzo, come sonarono le sette all'orologio di piazza Dante, tanto debolmente che appena lui potette seguirne i rintocchi, Manlio si decise ad uscire. Dopo aver leggiucchiate le prime pagine di un romanzo nuovo, di cui si era annoiato a morte, fra le cinque e le sei di sera s'era buttato sul letto, volendo gustare, per la prima volta dopo un mese, la volutt

Un Giuseppe Calcagni cantante, al S.a Cecilia allietava con un trattenimento di arie, rondeaux, concerto di strumenti, duetti, ecc.¹²². Altri ed altri ancora trovavano accoglienze oneste e liete; che Antonio Solli veneziano, impareggiabile sonatore di violino per le corti d’Europa, negli ultimi anni di sua vita sceglieva Palermo come sua seconda patria, «non indegno di stare accanto al maggior sonatore d’arpone che si fosse mai sentito», il palermitano Michele Barbici, di cui dopo il 1769 «si sonarono in Napoli o altrove con gran plauso i trii ed i quartetti»¹²³.

Il Cavaliere, che faceva tanto bene scricchiolare, le scarpe sugli scalini, si rannicchiò nel bavero di pelo, sporse il labbro inferiore, aprì le due mani, tutte smorfie che volevan dire: Povero diavolo! Ah donne, donne, donne!... canterellò fino in cima il prete. E su e su, quando piacque a Gesù bambino, arrivarono all'uscio e sonarono.