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Il patrizio palermitano Giuseppe Chacon, non trovando conforto alle immense perdite nel giuoco in Londra ed alla vergogna di non poterle pagare, si toglieva la vita , corsa fino allora gioconda per larghi guadagni nella rivendita di quadri ch’egli ritirava dall’Isola in quella capitale³²⁵.

La Conversazione sul finire del secolo non era più da Cesarò. Ai socî parve un po’ fuori centro: e centro per ogni buon palermitano è la Piazza Vigliena. «Martedì 9 dicembre del 1800 il Re assiste alla processione della Immacolata dalla casa del Barone Gugino (Bordonaro), destinata alla Conversazione dei Cavalieri e Dame della citt

E dopo Calatafimi e la marcia dei filibustieri sulla Metropoli? Dio me ne liberi! In tali frangenti entrarono in Palermo Lina e Marzia e Lia la graziosa contadina dell'Agro Palermitano le tre vestite a foggia del paese, e favorite dalla prima oscurit

Questa lontananza si rifletteva sulla cultura delle terre e su coloro stessi che dovevano attendervi. Un mediocre ma pomposo economista palermitano del tempo, dopo avere riconosciuto il principio che in un paese agricolo come la Sicilia le campagne debbano essere popolate più che la citt

Per uscire di impaccio e liberarsi dalla persecuzione dei supplicanti il Governatore dei Bianchi che fa? imbussola i dieci condannati e ne estrae a sorte uno: questo fortunato era un uxoricida: Giovanni Di Pietro palermitano³⁴⁰. Ordinariamente però la Compagnia presentava una terna di nomi: ed il Vicerè decideva; ma la Compagnia poteva chiedere secondo la primitiva concessione del privilegio di Filippo II , il Vicerè si permetteva concedere la grazia ad uno scorridore di campagna.

Raccolto in Palermo questo nocciol primo dei rappresentanti della nazione, ispirolli quel valor medesimo onde in una breve notte erasi innalzato a grandezza di rivoluzione il tumulto palermitano. Rincoravanli col brio dei maschi petti la plebe, mescolata de' sollevati di tutte le altre terre, che discorrea la citt

Egli, che palermitano si ricordava di essere, e in Napoli era cresciuto e vissuto, non seppe resistere alla tentazione di vederlo: e lo vide.

De Saint-Non osservava che nella estate nessun palermitano avrebbe saputo andare a letto senza aver prima fatto un giro in questo sito⁵⁰⁰. Ma anche d’inverno e col freddo di tramontana Bartels vide signore, nobili e borghesi, delicatissime di complessione affrontarvi una tempesta che in continente avrebbe fatto paura⁵⁰¹. Il recente prolungamento esercitava un fascino su tutti.

Ce n’era abbastanza, crediamo, per fare inorgoglire non che qualunque patrizio il più modesto cittadino palermitano, che pur sapea di non poter mai e poi mai aspirare, non diciamo alle sublimi sfere del Pretorato, od a quelle alte del Senato, ma alle altre di ufficiale nobile al seguito del Senato medesimo, pel quale un pezzo di blasone era indispensabile.

Di V. E. Napoli, 18 Agosto 1798. Principessa della Trabia. Palermo. Lasciamo la Biblioteca Trabia-Butera e rechiamoci alla Biblioteca Comunale, ove il Mentore del futuro letterato ci conservava tesori di erudizione contemporanea. Il Diario palermitano edito ed inedito tante tante volte sopra ricordato del Villabianca ha delle vere ghiottornie del genere.