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«Volete conoscere il piano vittorioso del generale Caviglia? Eccolo: «Dopo un'intensissima azione dimostrativa sul Grappa, per attirarvi il nemico, sfondare con 21 divisioni, separando la massa austriaca del Trentino da quella del Piave, e, con azione avvolgente, provocare la caduta dell'intera fronte montana.

Dunque era un traditore quello di cui egli si era interamente assicurato! dunque di un tal precipizio era colpa la sua imprudenza! Oh, oh? volete sfondare l'impostagridò una vociaccia di dentro; e si vide da un finestruolo da lato sporgersi una testa nera e barbosa, con due occhi sdrusciti e uno sberleffe attraverso alla gota.

Ma gli uomini di Galeotto non potevano, con tutta la loro maravigliosa prodezza, fare un passo più oltre, serrati com'erano e oppressi da una moltitudine di nemici. Oltre di che, dalla parte di San Fruttuoso era cessato il frastuono delle voci e dell'armi; segno che Barnaba non avea potuto sfondare la cerchia dei Genovesi e aprirsi l'adito fino ai compagni d'attacco.

Certamente, a quest'ora.... Se no, sarebbe andato a sfondare il treno merci deragliato. Come si saprebbe? domandò ancora, trepidante. Eh! Le male nuove le porta il vento. A che distanza da qui è il bivio del Saliceto? A quattro chilometri e mezzo. E Santa Rufina? A dodici chilometri. Restava da sapere in qual punto della via interposta fosse fermato il convoglio.

Con questi pensieri che gli si azzuffavano nella mente, e col cuore trambasciato, Giuliano si volse per chiedere all'uffiziale ancora qualcosa. Ma questi se n'era andato, e i soldati con lui, nel convento; dove scale e corridoi suonavano di passi e di colpi menati co' calci degli schioppi, a sfondare gli usci alle celle. Allora egli si avviò da quella parte, e affacciandosi ad una porticina che dall'orto, per un andito, metteva nel chiostro; vide come il terrore della morte scolorava i volti d'una moltitudine di frati, di villani, di donne e di gentiluomini, che parevano cadaveri, tenuti ritti l'uno dall'altro tant'erano stipati. Costoro erano la più parte persone che s'erano venute a rifugiare nel convento; e sebbene sapessero dei Francesi arrivati in C..., credendo che anche per costoro la notte fosse fatta per dormire, s'erano lasciati cogliere, come uno stormo d'allocchi presi alle paretelle. E non avevano avuto tempo d'accorgersi che i repubblicani venivano a quella volta, che gi

Vieni, è levato il sole, E' di zaffiri e d'oro il ciel cosperso, Andiam col nostro giubilo d'amore A mettere a soqquadro l'universo! Andiam col gaudio nostro, andiam col riso Audace della nostra gioventù A sfondare le porte al paradiso E riportarne l'estasi quaggiù! Così Nancy sognava l'avvenire e la vita. La sua fronte era cinta d'asfodeli, la sua anima era sommersa nella felicit

Una grande arcata collega le due porte aperte su l’una e l’altra scala, tutte di pietra gli stipiti gli architravi i limitari, semplici e sode, non ornate se non d’una fascia sola, con un che della nuda forma dorica. Si vede pel vano dell’arcata sfondare l’aria del vespro, ove la selva dei cipressi più e più s’infosca digradando come le canne d’uno smisurato organo di bronzo.

Egli stesso la udì rompersi sul pavimento ed ebbe ancora il tempo di scorgere attraverso i vetri un'ombra nera, che si scagliava verso il fondo della camera. Afferrare la colonna che partiva in due la finestra, sfondare d'un pugno vigoroso la vetrata, urtar di spalle e rovesciarsi dentro, insieme colla imposta atterrata, fu un punto.

Il pazzo ha impugnato due grosse pietre e con esse si percuote atrocemente la fronte. Vendicatore selvaggio venuto dalle lontane caverne e dalla amicizia dei mammuth egli vuole dimostrare che nella media saggezza prudente non c'è virtù. L'ora è venuta di sfondare tutti gli scrigni compreso quello della fronte, liberandone le generose pazzie. Sputa ripetutamente il pazzo contro il palazzo ducale, sputa dal fondo della sua violenza barbarica sulla mezza civilt

Cacciato via l'oste con un pugno terribile nel petto, si era buttata sull'uscio col vigore della sua robusta costituzione di popolana e con scosse forti da sfondare un muro non che un assito tarlato, procurava di levarlo dai cardini, sempre gridando con quella sua voce assassina: Cani, cani, cani!