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Ché se tu mi lasci il concetto straniero ma, per servire alle inclinazioni della poesia della tua patria, me lo vesti di tutti panni italiani e troppo diversi da' suoi nativi, chi potrá in coscienza salutarti come autore, chi ringraziarti come traduttore?

Se mi ama davvero, questo non dovrebbe cambiare le sue risoluzioni, pensò. E stabilì di andare dalle signore Nardi la mattina seguente. Quanto a sua madre, non si sentiva la forza di rivederla pel momento. Scrisse un biglietto: «Mamma cara, «Perdonami se vado via per alcuni giorni senza salutarti; e consolati nel tuo cuore amoroso, pensando che sono guarito dalle ubbie che mi tormentavano,

E mi sono convinta che ha il suo tornaconto nell'obbligarci a vendere. Dal letto rispose appena un gemito fievole. Vi fu qualche minuto di silenzio; poi Nora ripigliò sempre impassibile: Più tardi, quando appunto ritornavo dal Vigliani, ho incontrato il Kloss, sul Corso, e mi ha detto di salutarti. Il letto scricchiolò. Il Casalbara, di colpo, si era alzato diritto a sedere.

Le cambiali!... ripetè il malato con un lungo gemito. In quel punto, il Casalbara vide un'ombra muoversi presso l'uscio, avvicinarsi. Chi è? gridò scattando, spaventato. È lo zio. Ha saputo che siamo tornati, e che tu stai poco bene: desiderava salutarti. Vuoi? E Nora voltandosi, chiamò vicino Matteo colla mano.

, mamma, rispose Brunello. Sono corso qui a salutarti, e ritornerò domani sul lago. Chi c'era in villa? domandò Clara Dolores. Nicla, suo marito, e la zia Amelia. Sempre? No. Ieri Gigi è tornato a Milano e ci ha lasciati soli. Stamane dev'essere tornato in campagna. Ma perchè mi domandi? Vi ha lasciati soli, ripetè la contessa. Esitava, quasi avesse qualche cosa di difficile a dire.

Su che, ho il piacere di salutarti. Ottobre 78. Devotiss. tua MATILDE SERAO Ad un menestrello. Chi sa!

No, Giulio, me ne vado sul serio, e me ne vado subito. Vedi, sono venuto appunto a salutarti. Giulio Federico (dopo breve riflessione) Senti: tu hai tanta amicizia per me ed hai tanto spirito per te, che io sarei colpevole e sarei uno sciocco se ti nascondessi la verit

«Stava a punto per mandarti a chiamare! le disse la zia Dove sei stata fino adesso, che sei sgusciata via tutt'a un tratto?... Il signor Aldo desiderava salutarti! Che lo desiderasse non c'era dubbio. Glielo si leggeva in volto; lo attestava il suo sorriso fatuo. Lucia si disse riconoscente a la gentilezza del signor Svarzi.

Non ti posso dir nulla. Io sono venuta a salutarti perchè parto. Parti? Per dove? Per Vienna. Col principe? Quale principe? Il Kuvasoff. Che c'entro io col Kuvasoff. Via Nan

Sedettero su un divano; quindi Ariberto riprese: Io devo partir domattina per Londra; sono passato a salutarti, e mi riservavo di venire stasera a presentare i miei omaggi alla contessa.... Mi spiace molto che tu parta, rispose Folco. Dispiacer