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Corse allo specchio; si ravviò i capegli, si affilettò i baffi, si acconciò per bene le pieghe della cravatta, e, sicuro del fatto suo, infilò speditamente le quattro scale che c'erano tra i suoi penati ed il quartierino dell'ultimo piano. Giunto lassù, tirò discretamente la corda del campanello.

Aspetta, la notte è bella. Mi pare strano di non avere paura. Di che? Non lo so, ma non ho paura: è la prima volta che mi trovo in campagna. Egli le ravviò lo scialle perchè non avesse a pigliar freddo. Se la zia ci vedesse! Direbbe che siamo matti, qui, a quest'ora. Ella si arrese, ma al ritorno non parlarono quasi più: si erano fatti gravi.

Andò allo specchio, e gli sembrò di avere il volto sereno, quasi ilare pel fatto proposito. Sorrise alla sua immagine, si ravviò alla lesta i capegli, si vestì elegantemente come un forte che va a morire, e si recò difilato in casa Argellani.

Andò a prostrarsi sulla zolla che copriva sua madre, ne ravviò i fiori d'attorno, indi prese congedo. Ora non sarai di tornata fin Dio sa quando! Io sono vecchia: un'altra volta non mi troverai più. Ricordati sempre di me nelle tue orazioni. Io ho girato il mondo, e so che le montagne stanno a posto, ma gli uomini s'incontrano. Ci rivedremo, n'è vero, signor Alpinolo?

Diana, asciugata con un bacio lieve la bocca umida della bimba, la posò sulla cuna, le ravviò sul petto le coperte e tornò in salotto ove i visitatori non attendevano che lei per partire. Domando mille scuse, ma sono una balia, e le balie non possono far complimenti. Ma s'intende, ma ci mancherebbe altro!

Si ravviò i capelli, si sfiorò la faccia col piumino della cipria; poi, con una piccola e muta preghiera alla Madonna, mise il braccio sotto quello di Nino e scese a pranzo. Non sarò più così stolta, disse scendendo le scale. E' assurdo, lo so. E' una cosa morbosa. Ma ecco che dopo il pranzo una ragazza di Budapest venne pregata di ballare.

Fulvia s'avvicinò allo specchio, dove si tolse lentamente il tocco di lontra, la ricca mantiglia e i lunghissimi guanti di Svezia; poi ravviò alquanto i capelli, mentre Paolo in silenzio, curiosamente, la guardava.

La Teresa era sdraiata sull'ottomana. Al suono del noto passo ella si mise a sedere, annodò rapidamente la vestaglia, si ravviò con la mano i capelli, e un rossore fuggevole si dipinse sulle sue guancie smorte. Grazie, Vergalli ella disse... E lo guardò... Era pallido anche lui, aveva le palpebre gonfie dall'insonnia e dal pianto, e il suo aspetto rivelava una sofferenza assidua e profonda.

Si asciugò dispettosamente, col palmo della mano, la bocca ancora umida dei baci di lui, che le facevano schifo, e colla gola strozzata, colla voce sorda, ma con un desiderio cocente di vederlo cader fulminato, gli gridò dietro: Villano, villano!... Poi, siccome non c'era tempo da perdere, senza spiegarsi punto colla miss che la guardava stralunata, corse nella sua cameretta, si bagnò, si lavò gli occhi per bene con dell'acqua freschissima per levarne il rossore, si aggiustò l'abitino sgualcito, sciupato, si ravviò i capelli, rifece il fiocco della cravatta, ringraziò in fretta il buon Dio per il pericolo sfuggito, e presa la lana merinos, ch'era stata il pretesto della sua scappata, discese e rientrò quietamente nel salotto.