United States or French Guiana ? Vote for the TOP Country of the Week !


Questa mia figlia mi serviva a medicarmi e a mutarmi gli empiastri; fra pochi giorni, le venne la medema infirmitá e dal bellíco in giú l'ha tutta rósa e divorata, che non può piú servir per femina. E di piú, le è discesa una ernia di sotto, che è piú tosto un mostro che umana creatura; e ogni cosa che tocca infetta della medema peste.

PANURGO. Io non posso farvi intrare in casa mia, ché per esservi dentro la peste, come vi ho detto, con accostarvi solo alla porta o toccar queste mura, vi viene adosso la medema infirmitade: onde mi dispero di non potervi onorare, come è mio debito, meno di un becchier d'acqua. Ma farò che Cleria mia venghi giú, su la porta.

Baciandola, diceva che il mio fiato sapea di quel di Fioretta; allora gli scoversi come io e Fioretta eravamo una cosa medema, e l'inganno che avea usato per servirla. Le dispiacque non avercelo scoverto al principio; che senza inganno arei avuto da lei quello che in lungo tempo avea acquistato, saressimo stati tanto tempo ociosi.

Di me medema meco mi vergogno, trovandomi altercar con essa teco! Hai forse il capo tepido di greco, ubriaca che tu sei? ch'ancor bisogno farotti aver del tempo, c'hai qui speso in dirmi oltraggi, meretrice lorda! Non mi toccar, Tecnilla, questa corda, ché peggio sentirai quel c'ho sospeso di lingua in cima. Or taci e fia tuo meglio!

CLERIA. Lo dici per ischerzar meco; io sarei cosí sciocca o fuori di me medema, che veggendomi innanzi e ragionandomi quello che piú della propria vita amo, io non lo conoscessi. ESSANDRO. Anzi, or ora vi vede. CLERIA. Forse sta nascosto qui intorno? ESSANDRO. Dico che vi sta innanzi come io, e vi parla come io.

GERASTO. Della mia; e se ben è vecchio, è di forza piú d'un giovane. ESSANDRO. Di che fattezze? GERASTO. Come le mie: io e quello siamo come una cosa medema. Conoscilo adesso? ESSANDRO. A questo marito gli sono serva indegna. GERASTO. O come mi terrei felice se queste parole ti uscissero dal core! ESSANDRO. Fa' prova di questa mia volontá.

O scema d'intelletto, non t'accorgi quanto di scorno, me biasmando, porgi a te medema e 'l tuo veder appanni?

ESSANDRO. pensiate, signora, ch'io avessi avuto ardir di venir a ragionarle, se non avessi fatto fra me la medema deliberazione. Son troppo incomparabili le vostre bellezze, il mio cuore sa arder se non per voi, questi occhi sanno in altro specchiarsi se non in voi, lucidissimo mio sole.