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Per descrivere le vicende di quel sanguinoso e memorabile combattimento, il più glorioso che ebbe a sostenere la Francia dopo la battaglia di Marengo ci vorrebbe un volume. A Solferino l'esercito francese si coprì di gloria. L'armata Sarda secondo gli ordini ricevuti da Vittorio Emanuele doveva portarsi il 24 a Pozzolengo.

Chi udiva i discorsi di codesti rudi uomini, francesi, côrsi, italiani e polacchi, sentiva le cose più meravigliose e vedeva passare quadri di mezzo mondo innanzi a : le piramidi, i ghiacci terribili della Russia, le Alpi, Lipsia, Marengo, il sole d'Austerlitz, Eylau e non è tutto: nomi come Ney, oh, Ney! questo rattrista, Marmont, Bernadotte, che rattrista il vecchio cuore dei veterani, Murat il falso, il magnifico Murat!

Non era un superiore quello che avevano perduto, era un fratello: Bossak aveva voluto dar loro di sua tasca ogni giorno il doppio della paga che le ricevevano dal corpo; ogni giorno le voleva a mensa con lui; il primo dell'anno fe' loro presente di qualche marengo: una volta che la brigata mancava di viveri provvide, sempre a sue spese, affinchè nessuno soffrisse la fame.

Dopo mezzanotte le attrici di tutti i teatri, e così pure quelle che professan l’arte liberale del piacere al primo che le guarda, usavan tutte quante radunarsi al Casino, per rischiare un marengo sovra una serie di «trente et quarante» e bere, secondo i casi, o molte coppe di freddo Sciampagna od una economica tazza di caffè.

Ma la preferita era la statuetta di gesso, colla semplice divisa dei cacciatori della guardia, col piccolo cappello senza galloni, cogli stivali alla scudiera, le braccia incrociate sul petto, in atto d’osservazione. C’erano grandi e piccoli quadri delle battaglie più gloriose. Montenotte, Lodi, Arcole, Rivoli, Marengo, Cairo, Austerlitz, Jena, Wagram, Moskowa.

risale ad una impressione ricevuta dal Manzoni giovinetto al Teatro della Scala. Dopo la battaglia di Marengo il Buonaparte era venuto a Milano più da padrone che da liberatore: entrò una sera in teatro, e scorse in un palco la contessa Cicognara, nemica implacabile che non gli perdonava l'ignobile mercato di Venezia. Incominciò a puntare gli occhi sopra di lei, quasi per fulminarla, e per tutta la sera non si rimosse. "Che occhi! (diceva il Manzoni, il quale stava nel palco della Contessa), che occhi aveva quell'uomo!" e richiesto se potesse esser vero che quegli occhi gli avessero suggerito il noto verso, rispose: "Proprio così, proprio così." Il Buonaparte gli aveva lasciato certamente per questo ricordo e per altri consimili una forte, viva e profonda impressione. Al poeta Longfellow, che, in una sua visita al Manzoni, avvertiva la Impossibilit

Cadon le schiere d'ogni orgoglio emunte, Difese invan dall'orrida mitraglia E dal filo dei brandi e dalle punte. Che in mezzo ad esse rapido si scaglia E tronca e fora e penetra e calpesta Sin che l'ultime file apre e sbaraglia; Poi sotto la vulcanica tempesta Assal col brando nella destra eretto De' grossi bronzi la trincera infesta. GIANNI. La Battaglia di Marengo.

Voga! gridava ancora il principe impaziente di raggiungere il fuggente tesoro. Voga, e se non basta un marengo ne avrai dieci. Voga!" In questa fucina di servilismo che si chiama Italia, ad ogni passo si devono ricordare le glorie dei tiranni. "E se fosse una plebea? ruminava ancora nel suo soliloquio il principe. Che plebea d'Egitto? Ha forse Dio creato dei plebei e dei grandi?

Il Monti aveva celebrato nel vincitore di Marengo il liberatore d'Italia: Il giardino di Natura No, pei barbari non è. Ma nella sua visione presentendo in Napoleone l'ambizione di diventar Sovrano, gli fa consigliar da Dante d'impadronirsi della signoria: Vate non vile Scrissi allor la veduta meraviglia E fido al fianco mi reggea lo stile Il patrio amor che solo mi consiglia.

La feste durò fino al tramonto. Strana festa! Tre venditori d'acqua pura bastavano a soddisfare i bisogni di tutta quella folla immobile per una mezza giornata sotto i raggi del sole d'Affrica. Un marengo era forse il massimo del denaro messo in giro da quello straordinario concorso di gente. I soli piaceri erano vedere ed udire. Non uno scandalo amoroso, un ubbriaco, una coltellata!