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Ed io vorrei, pria che 'l suo cor sdegnoso, Incontrare un leon per la foresta. disse lusinghiero e minaccioso; Ma non d'Ifigenìa la mente onesta Per forza di speranza e di spavento Scosse dal suo gentil proponimento.

Egli brontolando rispose: Lo faremo, lo faremo, Giacomino; e non può sapersi se questo dicesse o maravigliato, o impaurito, o soddisfatto che vivesse creatura al mondo la quale sentisse, o fingesse affetto per lui. E il Ribaldella lusinghiero: Illustrissimo, chi non vuol bene ai cani non vuol bene manco ai cristiani.

Ah! non direte poi che non è lusinghiero di trovare il suo nome, i suoi discorsi, le sue opinioni lodate o discusse in tutti i giornali! dice mia moglie. Non direte che non sia questo, poi, un confortevole compenso.

Fu così possibile armare nell'estate del 1784 la squadra veneziana destinata all'impresa di Tunisi ; sforzo assai modesto se si riguarda il passato, ma tuttavia soddisfacente e lusinghiero se si considerano le critiche contingenze del tempo, le trascuranze e gli abbandoni degli istituti militari e marinari.

«Ah! signorinarispose la vecchia, «come mi avrebbe colpito in questo modo, se non fosse l'effigie della mia padrona! O cielosoggiunse quindi riprendendo la miniatura, «ecco i suoi begli occhi azzurri, e quello sguardo così affabile e lusinghiero! Ecco la sua espressione, quando aveva pianto sola per qualche tempo!

Oltre a ciò aveva in animo d'introdurre nelle leggi dello Stato alcune disposizioni, la cui saggezza avrebbe potuto dare il concetto più lusinghiero della mia sapienza governativa. Sarò severo, diceva tra me stesso, ponendo il piede sul limitare della sala, sarò inflessibile: e debbo confessare che in quel momento la mia anima macchinava tristi progetti a danno del mio popolo. Se io riesco a consolidarmi sul trono; se coi tesori di mio padre potrò formare un partito numeroso alla mia causa, muterò sull'istante i vecchi statuti del Regno ruminava tra me medesimo e cambierò il governo costituzionale che mi tiene legate le mani in un governo dispotico. Farò, come mio padre, un colpo di Stato. Che cosa è questo governo costituzionale? Una derisione per la mia persona, per la mia qualit

Rimasi a guardarla, interdetto. La trasfigurazione durò un baleno. Sorrise, mi stese una mano e soggiunse: Siete un bambino! Non avevo forza di risponderle. Voglio essere creduto! esclamai. Voglio la luna! rispose, contraffacendo il mio accento. Che cosa debbo fare? Continuate ad amarmi! È assai lusinghiero per una donna. Oh, Kitty!

NOTE: [A] Aderendo al lusinghiero invito fattomi dall'ing. O. Zanotti-Bianco nella «Rivista Mensile» (giugno 1895) riassumo i principali risultati del mio recente lavoro sulle Cause dell'Êra Glaciale (Pavia, Fusi, 1895). Ciò mi d

E siccome mi sovvenne allora che non solo Clelia non conosceva Eugenio, ma non ne aveva forse udito parlare una sola volta da me, le palesai brevemente i nostri rapporti di collegio, facendo di lui un ritratto lusinghiero, perchè ella pigliasse a stimarlo. Clelia mi ascoltava, pareva godere del mio godimento, e mi assicurava che avrebbe avuto piacere di conoscerlo.

Seguirono ancora alcuni quadri, ma non ebbero che un successo di stima, e, a spettacolo terminato, il nome della seducentissima Margherita continuava ad essere su tutte le labbra. I personaggi della rappresentazione si mescolarono al pubblico nei loro rispettivi abbigliamenti. Abele riconciliato con Caino, Oloferne scampato al ferro di Giuditta, Giuditta dimentica de' suoi feroci propositi, e Cleopatra guarita dalla puntura dell'aspide, passeggiavano per la sala, ricevendo congratulazioni e strette di mano dai parenti e dagli amici. La padrona di casa conduceva in giro l'astro più fulgido della serata, Lucilla, al fianco della quale ella faceva una ben meschina figura. E Lucilla sentiva d'esser la regina della festa; ella passava sotto quel fuoco di sguardi infiammati, in mezzo a quel bisbiglio lusinghiero che non giunge mai impunemente all'orecchio d'una donna. Tutti volevano esserle presentati, tutti le dirigevano parole piene di sincero entusiasmo. La signora Elvira stimò suo dovere di farle conoscere anche il signor Dalla Noce, il grave cronista, il quale, con un sorrisetto a fior di labbro, le lasciò intendere che l'indomani la stampa si sarebbe occupata di lei. E Lucilla, orgogliosetta con gli altri, fu affabilissima con l'insigne scrittore. Ella stava gi