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Il gaucho stringendolo col cavallo a destra o a sinistra ne regola la direzione; quando lo ha condotto lontano in un luogo prestabilito, lo abbandona. Il bue s'arresta, e si volge tranquillamente a vedere il suo persecutore che si allontana, mentre altri buoi sopraggiungono sbuffanti a riunirsi ad esso, formando a poco a poco la mandria dei grassi sfortunati. Un grande bue fulvo si ribella.

Mentre ne l'ampia sala gentilizia su i quadrati di marmo il sol fluiva simile ad una lene acqua sorgiva dilagando con placida letizia, tu ne la tela, senza alcuna lotta, l'oro fulvo rapivi a Tizïano, io derivava in gloria d'Isaotta i larghi modi de 'l Polizïano. Una serenit

Per contemplare lo spettacolo di Bilbao, Madlen si era poggiata sul muricciuolo del recinto e guardava nel grande spazio come da un balcone soleggiato. Allora d’un tratto io le diedi un bacio, un leggero bacio su la tempia, tra il velluto fulvo de’ suoi capelli nascenti. Non avevamo parlato d’amore, non eravamo forse più nell’amore; questo bacio improvviso ci avvinse.

Roby era anche il bambino delle innamorate. Tutte le ragazzine amavano il muscoloso torello fulvo, per la sua bellezza e per la sua prepotenza: di tutte egli si considerava seriamente il fidanzato. Ma d’una in ispecie

Tenebra di caverne, fulvo dorso di monte, erbosa immensit

Scherza col vuoto, provoca l’abisso De le pupille assorte Col nero guardo ammalïante e fisso Vince periglio e morte. Non forse par che la sua chioma avvampi, E che nel fulvo ardore Tutti chiuda in un fascio i raggi, i lampi De le tropiche aurore?... Sotto la breve tunica stellata In guizzi sapïenti Snodasi l’esil forma delicata, Che dai primi dolenti

Ondeggia in ritmo ai passi ogni giogaja bianca splendendo; il can fulvo davanti gioiosamente a i gravi passi abbaja; e a 'l salïente amor s'alzano i canti. Oh per il colle olivi in rare file sopiti, in un pallor dubbio di argento su 'l dolce azzurro pomeridiano! Oh tra li olivi il coro feminile svolgentesi ne l'aria senza vento, come un ampio cantar gregoriano!

Viso ovale, occhi grandi, piccoli, colorito fresco, profilo greco, labbra rosse che nel parlare lasciavano vedere i denti d'una bianchezza abbagliante. La sua barba d'un biondo fulvo, ed i suoi baffetti erano evidentemente l'oggetto delle sue cure amorose. Parlava poco, ed era sempre dello stesso umore; troppo serio, troppo gaio.

Indi pesarono il suo competitore. Più snello, più alto, irto e scarmigliato, con occhi rossastri nel pennaggio fulvo, qua e l

Treman le foglie con brivido lento: Al bosco verde che bisbiglia e posa Narra una storia il vento. E comincia così: C’era una volta.... E, trepidando all’alitante spiro, Il bosco verde ascolta. Era un’errante e fervida gitana: Avea la bocca rossa e fulvo il crine, E si chiamava: Strana. Un giorno amò.