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Scegli male il momento per dire ch'io ti detesto ella notò con dolcezza, abbandonandogli la mano ch'egli afferrò e coperse di baci. Hai ragione, sempre ragione egli singhiozzava. Così sciocco devi trovarmi... così inferiore a te...

Guardate, ho qui il vostro ritratto. Ah sono vostri questi versi? E di chi potrebbero essere? Li ho scritti ieri sera. Ero uscito per venire da voi, ma giunto al vostro portone vidi la carrozza che vi aspettava. Allora mi ricordai che andavate al ballo, fui tentato di salire a darvi la buona sera, ma il pensiero di vedervi in una toeletta che detesto mi trattenne.

L'ameresti di piú?... Santo Iddio, sarebbe spaventevole! La detesto! Hai scoperto che ha un amante? Se avessi scoperto di essere tradito, non so quale enormezza avrei commessa. Il diritto è quella istituzione per la quale, quando che vogliamo, ci si cava il gusto di dare qualche fastidio al prossimo senza fargli le scuse. E, abbi pazienza, chiariscimi la situazione.

Mia moglie è eccessivamente collerica, dice il marito. Mio marito, mi uccide colla sua flemma, oppone la moglie. Io amo la buona tavola, e costei mi fa digiunare per soddisfare al suo lusso. Io detesto gli odori, e costui fuma giorno e notte nella pipa. Io amo il letto soffice, e costei pretende che io dorma sul duro.... Egli ha il difetto di russare.... Costei ha il difetto.... di....

«Non toccarmi; io sono venuto a vederti morire, non a perdonarti.» «E bene, io muoio... e ti perdono...» «Io vivo, e ti detestoAllora Manfredi cadde riverso, andò molto che prese a singhiozzare forte, e ad esclamare tra i singulti: «Non favellarmi mite... oh! non mi ti mostrare placido... dimmi parricida... straziami con la rampogna degli occhi, padre mio.

È vero; lei e Flopi han da dirsi qualche cosa di meglio, mormorò. Caro conte, osservò Loredana, corrugando le sopracciglia, sa che io detesto i sottintesi. Non ci sono sottintesi; dicevo una verit

Frequenta i balli ufficiali e diplomatici, i balli del Faubourg... ma, se vuoi piacermi, fuggi il mondo borghese e quello dei finanzieri, checchè si siano. Io li detesto. Perchè dunque, amico mio? Li detesto d'istinto. Nelle regioni elevate, la corruzione, la seduzione, il vizio, la belletta non mancano di certo. Però, se tutto codesto disonora, codesto non imbratta.

Muoja chi non vuol vivere!... I piagnoni, Non morti, io li detesto!... Io sparirò pria che i capelli bianchi M'abbian cinta la fronte, ed ho poche ore, Ma vo' morir colla testa sui fianchi Ignudi d'una donna amata e bella, Ripetendo le libere canzoni Di mia mente rubella! Milano, dicembre 1876.

«Son contenta di trovarmi nel mio castellodiss'ella abbandonandosi su di un gran canapè; «ci ho tutta la mia gente intorno; detesto i viaggi, sebbene dovessi amarli, perchè tutto ciò che vedo fuori di qua, mi fa sempre trovare ogni cosa più bella nel mio palazzo. Ebbene! non dite nulla? Perchè muta, Emilia

Che ti ama! notò il Bardineto con accento sarcastico. , rispose ella prontamente, ma non quanto io lo detesto.