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Se fino a quest'ora io v'ho tacciuto quel ch'io era veramente, la ragione sta in questo, che attendevo di fatto a palesarmi a voi, quando la condizion mia fosse tale che non vi avesse mai a far raccapricciare di me.... Sappi ora che, tra breve, avrò deposta questa mia veste, e sarò io pure quel che sono tutti gli altri uomini, libero di me e dell'anima mia; io ho supplicata questa grazia, la quale era oltre il possibile, l'ho supplicata in ginocchio e con lagrime. Io abbandonerò per sempre quel posto al quale fui messo. Io ne era indegno, ne divenni indegno forse per voi; ma se a voi tutto ho posposto, abbiatemi qualche gratitudine dunque. L'amore nato in me la prima volta che vi ho veduto, mi trasportò che, fin d'allora non tenendo conto degli ostacoli, impegnai la mia fede, che voi sareste stata mia in ogni modo. Se la natura di questo amore si avesse a render con parole, e queste si dovesser poi scrivere, la penna dovrebbe intignersi nel mio sudore di sangue per darne la più pallida idea. Voi tremate e impallidite.... Ahi pur troppo, Elena, pur troppo fu una dura cosa per noi l'esserci incontrati allora che gl'infrangibili nodi ne avevan gi

Egli stesso condusse Morello di Monferrato nella stanza a lui assegnata. Quivi il giovine signore, deposta la maglia d’acciaio, indossò una leggiadra saracina, specie di farsetto bene aggiustato alla vita, che era del suo prediletto color amaranto, con liste di tela d’argento.

Garibaldi dovette affacciarsi e parlare al popolo: disse essere pieno di speranze nell'avvenire della patria; avere fiducia intera nel Re galantuomo e molto confidare nel forte carattere del popolo subalpino; concludendo che egli non avrebbe deposta la spada finchè l'Italia non fosse interamente unita e libera.

La presenza di sua cugina in casa sua, dopo la dichiarazione senza equivoco del suo amore, cui le aveva deposta sulle labbra, indicava ch'egli era forse più complice che colpevole. In ogni caso, la speranza intonava nel suo cuore un inno di trionfo.

Falco restò muto a tali accenti, guardò quel giovine con occhio di compianto, chè certo non era solo in quel punto che scopriva l'arcano dell'amor suo, e quando Gabriele s'ebbe ricinta la spada che aveva deposta, presolo per mano, uscì di l

Donna Livia guardava sorpresa la cassetta, che era stata deposta su di un tavolino. Non toccatela!... esclamò il duca trattenendola per un braccio. Ma spiegatevi!... Egli era così commosso, così alterato che non potè parlare. Le consegnò tremando il biglietto di Gabriella. La duchessa lo lesse, rabbrividì. Scellerate a tal segno! mormorò. .

A destra dell'altar maggiore, in una piccola cappella, sorge la tomba di Pietro Ansurez, signore e benefattore di Valladolid, e al di sopra del monumento è deposta la sua spada. Ero solo nella chiesa, e sentivo echeggiare il mio passo; mi prese tutt'a un tratto un senso di freddo acuto e non so che fanciullesco timore; volsi le spalle alla tomba ed uscii.

Era colui il celebre Gerolamo Morone, il quale avendo deposta su d'una tavola la sua berretta di velluto nero riccio, mostrava una cappellatura bionda-rossigna, un po' crespa che gli scendeva oltre l'orecchio. L'ossatura del viso era notabilmente minuta, e solo la fronte appariva alta ed ampia più di quanto il comportasse una giusta proporzione. Le pupille di un castagno assai chiaro giravano con gran rapidit

E senza aspettare la risposta, Leoni corse a prendere la mantellina di casimiro, che la principessa avea deposta sopra un divano. Traversarono la sala, e giunsero alla loggia, dalla quale si scendeva al giardino. Era un portico magnifico a colonne di granito e a dipinti raffaelleschi, tutto chiuso dalle invetriate e adorno di specchi e di busti antichi.

Appena arrivato l'Ambasciatore, fu portata la mona e deposta come sempre davanti alla sua tenda, in presenza dell'Intendente, del Caid, dei soldati e dei servi. Mentre eran tutti occupati a far la solita ripartizione, vidi, alzando gli occhi verso la cuba, un uomo di alta statura e d'aspetto strano che scendeva a lunghi passi giù per la china verso l'accampamento. Non c'era da dubitarne: era il romito, il santo, che ci veniva a fare una scena. Non dissi nulla: aspettai. Invece di entrare nell'accampamento, girò infuori, per giungere inaspettato dinanzi alla tenda dell'Ambasciatore. S'avvicinò in punta di piedi. Era una figura sepolcrale, coperta di cenci neri, che metteva schifo e paura. Tutt'a un tratto spiccò la corsa, si cacciò in mezzo a noi, e riconosciuto al vestito l'Ambasciatore, gli si scagliò contro urlando come un ossesso. Ma ebbe appena il tempo d'urlare. Con una rapidit