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Però quanto al Guerrazzi e' fu tempo perso, perchè a Livorno egli ordinò che non rimettessero i suoi pochi stabili al catasto in proprio nome, avendocegli cavati da parecchio tempo per sospetto di confisca; lo scrivessero a titolo di capacit

Clemente papa nell'anima sua, se pure non è peccato grande contro Dio chiamare anima la sostanza infernale capace di questi pensieri, meditava così: O Bernardino alla vista della strage vien meno, ed ho nel punto stesso conseguito il benefizio della sua morte, e la fama di clemenza: o le sue fibre resistono alla scossa, e allora la morte civile partorisce i medesimi effetti, in quanto alla confisca dei beni, che lo estremo supplizio.

"S'io ti avessi a dire con parole la centesima parte della gratitudine ch'io ho a professare a te e a quel povero Elia, che sostentando con difficile e pericolosa fatica la sua vita, trova pure il tempo da provvedere all'altrui vantaggio, davvero che non ci riuscirei, per quanto io mi sforzassi. Fino dal dicembre dell'anno ora trascorso, ho passate più settimane temendo ogni sentir pubblicata la confisca di tutti i mei beni, e mi son martellato il cervello per vedere se ci fosse modo di riparare a tanta rovina... pure, accorgendomi che non era mezzo di scansar quella procella, se avesse voluto piombarmi addosso, non ci pensai altro, e mi parve alla fine che il temporale fosse al tutto passato. Però l'ultima tua mi recò grandissimo stupore insieme a molto sdegno e a grandissima consolazione ancora, la quale, per dirti il vero, mi ha vinto al punto, che piansi di riconoscenza per te e per quel povero Elia. Io non so comprendere come a colui, per quanto sia destro ed acuto il suo ingegno, sia riuscito di far risultare al fisco come della maggior parte de' miei beni io abbia fatta la cessione a te per vendita regolare. Vorrei che in un'altra tua mi spiegasse com'egli abbia potuto far questo, che ancora non mi par vero. In quanto ai pozzi di sale ch'io possedevo, ed ai boschi, devo dirti che non m'importa gran fatto siano caduti in bocca del fisco, perchè in questi ultimi anni non mi rendevano più che tanto, onde assai poco ci ho perduto. I trentamila fiorini d'oro che m'hai spediti non potevano giungermi più a tempo, che gi

Dei primi anni dell'austriaca dominazione poco altro mi rimane a dire, se non che, essere stata la Reggenza provvisionale disciolta il 1.º di gennaio del 1816 per dare luogo ad un consiglio di governo, di cui fu presidente il governatore conte Saurau, e che era composto di dieci consiglieri, fra i quali il vicepresidente fu il conte Jacopo Mellerio; non essere stato in alcuna guisa alleviate le imposte, anche quando venne raffermata la pace; essere stato abolito l'antico ufficio di polizia del dipartimento dell'Olona, e date le attribuzioni di quello alla direzione generale di polizia di Milano; essere stati i sudditi italiani di S. M. l'imperatore d'Austria dimoranti fuor dello Stato, richiamati nello Stato medesimo, sotto pena, in caso di contumacia, di essere puniti a' termini dei decreti dell'anno 1812; agl'Italiani sudditi dell'Austria che militavano pel re di Napoli essere stata comminata la morte civile e la confisca dei beni se non si toglievano immantinenti da quegli stipendi; essere stata (per legge del 26 agosto 1815, sottoscritta in nome della Reggenza dal suo segretario Strigelli, e la quale tuttora è in vigore) promessa una mercede di sei fiorini a qualunque persona non militare che arrestasse un prigioniero di guerra fuggitivo, e il quale si tenesse nascosto o errasse senza scorta. I termini con cui conchiudevasi quella legge sono i seguenti: «La presente determinazione è specialmente applicabile ai militari ed agli ufficiali civili delle nazioni francese ed italiana, i quali, appartenendo in origine al reame di Napoli, sono stati mandati sotto buona scorta militare nell'interno della monarchia austriaca». Farò quivi notare che tutte le leggi repressive di un qualche misfatto o delitto contengono la formale ingiunzione ad ogni buon cittadino di denunziare il colpevole. I medici e i chirurgi non sono gi

I membri di questo Consiglio dei XII, il quale in seguito divenne permanente, erano sottoposti ad una disciplina assai rigorosa, avvegnacchè un decreto del 14 luglio 1492 dichiarasse perfino: che se taluno di loro avesse palesato una deliberazione consolare o qualunque altra cosa a danno della repubblica, fosse bandito colla confisca di tutti i suoi beni, e nel caso di suo ritorno gli venisse eziandio tagliata la lingua.

In così aspro campo, in contro a tante forze ebbe a combattere, e combattè tutta la vita. Memorando ardimento! come disse dell'Alfieri il Leopardi. Gli è strappato il frutto di otto anni di fatiche dalla confisca austriaca del suo podere di Treviso; da una citt

Si apparecchiava a dare qualche ordine, attendendo da un momento all'altro la visita del duca o un messaggio dalla parte di lui, quando il conte Sergio di Linsac entrò. Il signor di Linsac era un pochino zio di Adriano. Tu arrivi a proposito, zio esclamò Adriano. Io ti confisco. Io mi pensava che la Charte vérité avesse abolito quella villana cosa che addimandasi la confisca.

Vero; rispose l'Adelantado. Per contro restano liberi dalla prigionia i baroni di quel regno, che avevano militato in favore del Cattolico. E di rimpatto, soggiunse sarcasticamente, è levata la confisca fatta contro coloro che avevano seguitato il partito francese. Sicchè, vedete, non si sa bene chi più ci guadagni. Questo rimane, per altro, che il Cattolico deve pagare settecentomila scudi d'oro, farsi amare da una sposina francese, e tollerare dalla nobilt