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Un editore gli aveva dimandato di ripubblicare la grande opera di lui: L'etnologia delle popolazioni dell'Italia meridionale, che, nel 1812, gli aveva conquistato il posto di membro dell'Accademia delle Scienze ed il nastro della Legione d'Onore. Il dottore, viaggiava per distrarsi.

Sin dal 1885, nella Delinquenza della Sicilia e le sue cause, riassunsi i concordi pareri emessi da pensatori di ogni parte politica sulla organizzazione sociale di fatto esistente in Sicilia. Il feudalismo, abolito spontaneamente dai rappresentanti dell'aristocrazia nel 1812, in realt

Il patriziato era caduto in istanchezza: e quando con l’atto memorando del 20 luglio 1812 il Braccio baronale del Parlamento siciliano faceva spontaneo sacrificio di quei privilegi e di quelle preminenze, esso compieva un nobile atto di patriottismo, ma rinunziava ufficialmente al resto di ciò che avea parte perduto, parte dimenticato.

L'attuale ministro del Tesoro riferendosi ai rapporti tra contadini e proprietarî (che si possono intendere anche esistenti tra industriali ed operai, tra coltivatori, picconieri e carusi delle miniere, tra galantuomini come chiamansi generalmente i membri dell'aristocrazia e della borghesia e artigiani e lavoratori di ogni sorta) così scriveva nel 1876: «Nelle relazioni tra il contadino e il proprietario molto è rimasto ancora dei costumi feudali; e non è da sorprendersene ove si pensi che il feudalismo in Sicilia fioriva ancora in tutta la sua pienezza al principio di questo secolo, e che la sua abolizione legale nel 1812, completata colle due leggi del 2 e 3 agosto 1818, non fu provocata, accompagnata, seguita da alcuna rivoluzione, da alcun movimento generale che mutasse d'un tratto le condizioni di fatto della societ

E che importa! tu eri tanto buono, tanto agile, e coraggioso da servir di tipo al vero marinaro italiano. Carambollo, compagno mio a bordo di una fregata francese destinata a Tunisi nel 1835, aveva fatto parte dei marinai della guardia, nella campagna del 1812 in Russia quando gl'Italiani erano legati al carro del primo Bonaparte.

Dal 1812 in poi, e sopratutto dal 1860, prese maggiore sviluppo la borghesia, che reclutò i suoi membri più potenti nella classe dei gabellotti; ma in Sicilia generalmente questa borghesia non rappresentò un elemento antagonistico dell'aristocrazia, e invece priva delle alte idealit

I feudi erano maggioraschi e per la maggior parte vincolati a fidecommesso, secondo le leggi locali. Ma la rivoluzione francese venne a mutare i sistemi: nel reame di Napoli la legislazione feudale fu abolita nel 1806, in Sicilia nel 1812, e negli Stati della Chiesa la maggior parte dei baroni vi rinunziò nel 1816, seguendo l'esempio del principe Colonna.

Cottonaro, medico del Vicerè Colonna, dal quale venne eletto Abate di S. Giacomo di Altopasso in Naro , e D. Giuseppe Salerno: preti D. Raffaele Stancampiano e D. Giuseppe Serra, entrambi fisici maggiori degli spedali; prete quell’Ignazio Salemi che scrisse della Educazione medica³⁷¹. ³⁷¹ D. Ignazio Salemi, Educazione medica, t. I. Palermo, 1812.

¹⁷³ A. Sansone, Avvenimenti, p. Così dopo tante fortunose vicende le Maestranze rientrano nelle grazie del Governo, che nel 1812, per suo tornaconto, le ripristina quali erano state prima del 1784: provvedimento fuori luogo a favore d’una istituzione indocile alle nuove idee civili ed economiche, non compresa neanche da coloro che più erano interessati a prolungarne la esistenza.

Fra questa generale mala contentezza ebbe principio la spedizione contro la Russia. Meglio che vensettemila uomini partirono dalla Lombardia, entrante l'estate dell'anno 1812, sotto il supremo governo del vicerè, e quello secondario del generale di divisione Pino. L'esercito italico era giunto ildi luglio oltre il Niemen, e il vicerè si rallegrava in vedendolo, alla distanza di seicento leghe dall'Italia, in buona ordinanza e in florida salute. Ma ben presto cambiavasi l'aspetto delle cose. Le pugne continue e il freddo, che di giorno in giorno ingagliardiva, addecimavano le schiere italiane, a tal che il 13 di settembre, quando il generale Pino, che era rimasto al suo posto poco stante da Mosca, giunse con la sua divisione in quella citt