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In qual modo, le domandò donna Maria, non ne diceste mai nulla al vostro sposo? Si sarebbe alterato vedendo che io possedevo queste lettere.... Non volevo scene; poi non credevo trovare la donna, che le aveva scritte, in Sicilia.... Non mi aveva mai detto d'esservi stato. Date qui; ora comprendo la tristezza di donna Livia. E, spiegando una delle lettere, si assise vicino a Camilla, e lesse.

E riprendendo il filo del suo racconto: Ero maritata ad un uomo, di cui ignoravo la condizione e gli antecedenti. Chi era egli mai? Glielo domandai con qualche terrore, appena fummo di ritorno dalla chiesa. Esercitai sempre il mestiere dell'armi, mi disse; ora ne sono annojato, e voglio ritirarmi in campagna. Non sono molto ricco, ma possiedo una fortuna sufficiente per vivere. Questa fortuna. l'ho meco: e mi mostrò una gran borsa piena d'oro. Voi siete mia, continuò egli; nulla ormai può spezzare i legami, che a me vi uniscono; dunque prendete il vostro partito. Io vi amo. Rimasi silenziosa; non era il sapere che ei non fosse nobile, ricco che mi opprimeva; egli mi aveva strappata, è vero, ad un avvenire sicuro, ad un'esistenza agiata, fatto provare angosce terribili; ma infine io stessa ero figlia d'un guerriero di ventura, non possedevo ricchezze; mio padre era nobile , ma orfano, solo; insomma.... colui mi aveva sposata senza esitare; ciò tranquillava la mia coscienza. Intanto egli mi parlava d'amore, le sue parole, piene di una passione selvaggia, mi facevano tremare, ma risvegliavano in me sentimenti, sino ad allora sconosciuti.... Voi eravate il solo, che mi avesse prima amata; e, benchè mio fidanzato, eravate sempre stato per me più un fratello che un amante; io non conoscevo dunque l'amore, poichè non era amore ancora quello, che provavo per voi.... Eppure con voi sarei stata felice!... Poi colui, benchè in modo strano, era mio marito; io non poteva rifiutarmi ad ascoltarlo.... non potevo.... Il cielo istesso m'imponeva verso di lui dei grandi doveri.... Marco, aggiunse Gabriella alzandosi con vivacit

Disingannatevi, signore. Io non ho alcun protettore e non ne desidero alcuno, al prezzo cui voi supponete. Ve lo ripeto: io ignoro dove mia sorella si trovi. Ma lo sapessi pure, lungi dal consegnarvela, la coprirei del mio petto e del mio braccio. Io vi diceva or ora che io non poteva accordarvi ciò che io non possedevo più. Vi dico ora, che ve la rifiuto in modo reciso. Traffichiamo di altro che di cuori innocenti e di corpi puri, signore. Capite? Voi mi avete domandato una somma di sei mila ducati per investirmi di una diocesi. Questa somma sar

Le dissi che possedevo tesori, che venisse a vederli. Essa accetta senza esitare. Le do il tuo recapito e si rimane che sarebbe venuta oggi alle tre. E tu ami una donna capace di accettare così su due piedi un appuntamento...? Eh! se non l'accettasse, non varrebbe la pena di amarla. E le mie incisioni hanno l'insigne onore di procacciarti...

Il senso di profonda soddisfazione che mi invase al nuovo possesso, evidentemente doveva provenire da questo: cioè che ora possedevo un re autentico, non di cartone, ma vivo; un re dell'aria; un re anzi prepotente e crudele, ma che adesso si trovava sotto la mia giurisdizione assoluta, astretto in catene e sul quale io certamente avrei avuto finale vittoria. Era il medesimo giuoco che continuava, soltanto che la finzione aveva una parvenza di realt

E mio marito? disse poi Camilla; potrò nascondergli sempre che possedevo quelle lettere? Lo spero.... Ma che? tanto lo temete? E donna Maria sorrise, che a lei certo Federico non metteva paura. Oh io non temo di nulla! rispose Camilla con indifferenza. Ma lo amo, ve lo confesso.... Vorrei, se fosse possibile, che ignorasse.... Del resto, aggiunse con alterigia, ciò non mi avrebbe arrestata.

Ecco un'idea semplice, dissi fra me che non mi è venuta in mente! Io non avevo ottocento lire sotto la mano, ma possedevo tre volte tanto in oro, in trine e in frivolezze eleganti. Il cuore non abituato ad aver bisogno, non era abituato nemmeno a provvedere ai bisogni degli altri. Anche nell'arte dell'esperienza vale più la pratica che la grammatica.

Allora me le gettai a' piedi, e le proffersi tutto ciò che possedevo, purchè mi salvasse, mi salvasse. Promettetemi! gridavo piangendo. Promettetemi! Mai più! Lasciatemi almeno un filo di speranza! Cavai dalle mie dita i due preziosi anelli della mamma, strappai la perla dalla mia cravatta: ogni cosa le deposi in grembo. Maria Vergine aiutami! combatteva ella, con le mani nei capelli.

Che egli alla sua volta aveva offeso gravemente il mio onore, il solo bene ch'io possedevo, e intendendo di conservarlo con ogni scrupolo, accettavo la sua sfida all'ultimo sangue, deciso di mostrargli che si è completamente ingannato sul mio conto, ch'io facevo pochissimo caso della vita, ed offrivo il mio sangue, per sostenere la mia onesta riputazione.

Ed allora essa sedette sopra una poltroncina, egli se le inginocchiò ai piedi e cercò il suo cielo in quegl'occhi neri lucenti; e fra il sorriso amoroso ed una stretta di mano tenace ed un amplesso misurato dal palpito robusto e sereno del cuore, sentì il bisogno di ripeterle per la centesima volta: Ti ricordi, quando vivevo al tuo fianco senza saperti leggere dentro, quando te bella, gentile, appassionata possedevo indifferente, ed i tuoi sentimenti ed i tuoi affetti non comprendevo o sdegnavo come un impaccio?