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Quand'ella lo vide, il doppio istinto della donna, e della donna che ama, le rivelò subito che, se egli aveva il sorriso sul labbro, aveva la morte nell'anima. Dio mio ella esclamò soffre? In viso alla giovinetta era dipinta una simpatia così vera, così viva, così profonda che Roberto ne fu scosso in tutte le fibre.

Ella aveva letto modulando le frasi, ma alle ultime parole si arrestò. Quel perdono superbo e malinconico, che l'anima umana, ingannata in tutte le proprie dolorose ricerche, gettava morente per l'infinito verso Dio, le fece vibrare tutte le fibre del cuore ancora agitato da quell'ultimo abbandono. De Nittis si era alzato per venire a leggere sul manoscritto al disopra delle sue spalle.

In tale stato di spirito, egli non aveva fatto nulla per affrettare la risposta della contessa; ancora più avrebbe aspettato senza l'inquietudine che una lunga clausura di Massimiliana e della signora d'Archenval gli aveva fatto nutrire. Ma questa circostanza appunto aveva suggerito a Rosalia di Verdara un pretesto per evitare di prendere un partito. Come Ermanno aveva cominciato a chiederle un giorno notizie delle ospiti delle Palme, ella gli aveva risposto che nelle peggiorate condizioni di salute della viscontessa non era stato possibile veder da sola Massimiliana; ma che, per ciò stesso, la partenza dei d'Archenval restava indefinitamente rimandata. Questa certezza bastava ad Ermanno. Se la previsione d'un rifiuto era per lui così penosa che il suo stesso senso della vita ne restava menomato, l'idea del conseguimento del suo sogno lo riempiva di turbamento fino all'intime fibre. Per le nature contemplative, il tradursi in atto di ciò che si è vagheggiato idealmente, in secreto, senza confessarlo a stessi, si accompagna ordinariamente con un senso d'intimo sgomento, per l'esagerata coscienza della propria inettitudine dinnanzi alla realt

Questo pei microbi delle ossa! Sissignori anche per quelli delle ossa. E più essi divoravano, più egli stava bene! Se li sentiva rimescolare addosso, dentro, nelle più intime fibre del corpo; ma ora li conosceva perfettamente quei cari amici! Amici, , ! Lavoravano per lui, combattevano per lui, distruggendo i nemici che lo assalivano di fuori.

Ella pregava sempre, pei dolori Che ancor non conoscea: Come un giglio era bella e nol sapea: Non di carne, ma d’etere Parea. Una sera, nell’ombra d’un’arcata, Uno sguardo l’avvolse, Ella chinò la testa e non si volse. Ma nelle fibre un tremito La colse. Un’altra sera ancor, nel tempio vuoto, Ella incontrò quel viso. Prometteva l’inferno e il paradiso.... Il cor le battè rapido, Conquiso.

»Il marchese era un distinto dilettante di flauto... Ecco il segreto della effimera simpatia! »Io lo accompagnava col pianoforte...senza volgere il capo... I suoni mi beavano l'orecchio lo strumento qualche volta mi sfiorava la pelle un tremito mi scuoteva le fibre tutti i miei sensi, aspiravano la volutt

Infatti, mentre noi trinciavamo un grosso pollastro una voce fioca e lamentosa, che pareva il sospiro del povero Lazzaro negli atri di Epulone, ci scosse le fibre del cuore...

28 febbraio. Povero mio cuore!... Sciocco! povera mia carne che nulla godesti, che avesti l'inferno nelle fibre e che sarai mangiata dai vermi! Povera giovinezza che sei passata, senza godimenti, senza volutt

Un mattino di giugno, per la stradicciuola solitaria lungo il mare, ella mi ora passata dinanzi rapida, nera, con un'audace andatura; avventandomi in faccia il fruscio delle sue sottane di seta e un violento profumo: urtando e sconvolgendo fino alle ultime fibre tutto il mio essere.

A quel rumore la bella si scosse, levò lentamente il capo, sprigionando insieme la mano dalla stretta del dottore, fe' prova di levarsi da sedere e ricadde dando in uno scoppio di pianto. Invano volle reprimersi, le lagrime le sgorgavano abbondanti. Agenore si avvicinò colle fibre in tumulto; non sapeva che pensare, non sapeva che dire.... Che è stato? Che è stato?