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Quando Milano era sotto il dominio francese, non aveva mai frequentato che il palazzo e la conversazione del governatore, dove la Ginevra fu più d'una volta l'oggetto dell'ammirazione generale, e quando ritornarono gli Sforza, qualche volta si recava alle feste del duca. Nella propria casa non concedeva accesso che alle più cospicue e antiche famiglie di Milano, con un riserbo però, con un cerimoniale, con un'etichetta, che poteva anche promovere la nausea. Qual signore, benchè scaduto, d'un ampio stato in Italia, egli pensava che in tutta Milano non v'era alcuno che potesse stargli a paro, di nulla era più curante che di far spiccare e rispettare codesto primato. Il titolo di magnifico signore, era il solo che lo mettesse di lieto umore, che gli facesse distender le rughe della calva sua fronte. Di null'altro era più tenero che dei propri titoli, di nessun'altra cosa prendeva passatempo che della lettura della storia del proprio casato e della sua Bologna. Dal momento che gli era sfuggito di mano il potere reale, cominciò a vagheggiare con un amore ardente, geloso, permaloso, le immaginarie prerogative della nobilt

Vengono in terza linea le pene corporali, consistenti in colpi di bastone che il paziente riceveva disteso boccone in terra. Tali pene, che nelle nostre contrade vennero abolite ovunque (tranne in Inghilterra per l’indisciplina militare), perchè ripugnanti alla nostra indole; non avevano invece nulla d’umiliante presso gli antichi Ebrei, poichè secondo i Rabbini lo stesso pontefice dopo d’avere ricevuta una di tali pene per la sua trasgressione di qualche legge cerimoniale, rientrava nelle sue altissime funzioni senza che la sua dignit

Il duca viveva molto a Torino, allora capitale del regno, e nelle sue corse a Borghignano era un miracolo se interveniva ad una serata di sua madre. Quelle riunioni informate al più austero cerimoniale lo seccavano cordialmente. Ancora, dunque, egli non conosceva affatto la signorina Maria.

Voglio visitare le carceri; disse la regina, con piglio severo. Precedimi. Il prevosto non osava passare avanti: ma Beatrice di Bovadilla gli fece notare che dove Sua Altezza ordinava, il cerimoniale portava di obbedire. E il prevosto si piegò in due una seconda volta, precedendo la comitiva fino al piano superiore del chiostro.

Un altro manoscritto di quel tempo narra che il trono era «alzato solamente di due gradini» e aggiunge che essendo ito il doge a deporre l'abito cerimoniale, e avendo indossato un abito color violetto, sedette a mensa «su d'un fonteglioAltri, nello stile d'allora, avrebbe voltato il francese fauteuil in «sedia d'appoggioMa non badiamo a queste minuzie e seguitiamo col manoscritto. «Molte dame, delle principali della Corte e delle più qualificate, erano accorse a veder pranzare il Duce e gli facevano corona all'intorno, quando, essendogli presentato il dessert, le regalò dei più bei frutti della tavola.

La sua presenza era molto gradita, nella casa dei Guerri. Anche i re conoscono la noia, e un discorritore ameno, che parli gravemente di mode e gaiamente di cose scientifiche, buon dilettante per ragionare senza sussiego di arte e di lettere, diplomatico raffinato per toccare, senza scoprirli, i segreti dei gabinetti, e per dipingere con un rapidissimo tocco i piccoli difetti dei sovrani esteri, che sono fratelli e cugini del padrone di casa, è veramente la man di Dio in un circolo intimo, donde il cerimoniale è per due ore sbandito. Per i re della montagna, il conte Gino era come una gaia nota di sole nel fosco della macchia; la sua presenza una bella meteora, la sua conversazione un fuoco d'artifizio. Anch'essi, tanto buoni e ricchi di quella gentilezza che non s'impara per , ma che è il frutto di una lunga educazione, fors'anco eredit

Finita la visita, il padrone di casa attraversa con voi le stanze e vi accompagna, pronto a farvi un inchino. Importa che voi conosciate tutto il cerimoniale del momento per non venir meno a’ doveri che v’incombono. Voi, p. e., cominciate ad inchinarvi pregando il Signore che non si dia pena (by no means); ed egli vi risponde che non fa se non lo stretto suo dovere. Voi vi provate di nuovo ad impedire tanto disagio, ma egli vi prega di non privare il più umile dei vostri servitori di tanto onore e piacere.... Se vi capita di lodare le sue belle sale, vi dichiara che esse sono a vostra disposizione, e che tutto è merito delle vostre lodi. Vi mostrate disposto ad esprimere la vostra obbligazione agli amici che vi presentarono a Sua Eccellenza? Ebbene: Sua Eccellenza vi assicura che la obbligazione è proprio sua, e che gli amici lo giudicavano discretamente prevedendo il piacer suo nel ricevere un forestiere di meriti così singolari, che

Gli è vero che tutto questo cerimoniale, diciamolo così, imponeva regali a destra ed a sinistra ai carcerieri, ai carnefici, ai paggi, in ragione del grado nobiliare e delle condizioni economiche del condannato: ma la spesa d’un migliaio di scudi soddisfaceva l’amor proprio della famiglia, che sapeva non esser andato il suo caro a morte come un volgare malfattore.

Straordinariamente drammatico, al domani, lo spettacolo. Nella chiesa, con un cerimoniale che sarebbe stato delitto di leso privilegio il trascurare e che tutto studiavansi di osservare scrupolosamente, si passava al voto. Primo il Vicerè, genuflesso a piè dell’altare, confermava il giuramento; poi il Pretore ed il Senato: e l’uno dopo l’altro soscrivevano la formula del compiuto giuramento.

Alice non sapea se dovesse cadere a faccia per terra come i tre giardinieri, ma non potè ricordarsi che ci fosse un tal cerimoniale nelle processioni regie; "e poi, a che servirebbero coteste processioni," riflette fra , "se tutti dovessero stare a faccia per terra, e niuno potesse vederle?" Così restò dov'era, ed aspettò.