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Depone la lampada sul pavimento, apre guardinga una porta, si guarda sospettosa dintorno, e si slancia nel giardino. Dove va a questa ora Beatrice Cènci, l'animosa fanciulla? Forse a vagheggiare il volume dei cieli, dove Dio ha scritto la sua gloria in caratteri di stelle? Il cielo è ingombro di nuvoli neri, e l'aria mormora inquieta agitata dallo incubo della tempesta.

Quando Milano era sotto il dominio francese, non aveva mai frequentato che il palazzo e la conversazione del governatore, dove la Ginevra fu più d'una volta l'oggetto dell'ammirazione generale, e quando ritornarono gli Sforza, qualche volta si recava alle feste del duca. Nella propria casa non concedeva accesso che alle più cospicue e antiche famiglie di Milano, con un riserbo però, con un cerimoniale, con un'etichetta, che poteva anche promovere la nausea. Qual signore, benchè scaduto, d'un ampio stato in Italia, egli pensava che in tutta Milano non v'era alcuno che potesse stargli a paro, di nulla era più curante che di far spiccare e rispettare codesto primato. Il titolo di magnifico signore, era il solo che lo mettesse di lieto umore, che gli facesse distender le rughe della calva sua fronte. Di null'altro era più tenero che dei propri titoli, di nessun'altra cosa prendeva passatempo che della lettura della storia del proprio casato e della sua Bologna. Dal momento che gli era sfuggito di mano il potere reale, cominciò a vagheggiare con un amore ardente, geloso, permaloso, le immaginarie prerogative della nobilt

Al patrizio Brignole non si affacciava la semplice idea che un repubblicano potesse vagheggiare nell'animo la Italia Una fatta repubblica.

e sapeano scherzar coll'occhiolino e alle richieste altrui non ritrosire; aderiano ai sospir d'un paladino, massime aggiunte ai sospir poche lire, perché serviano a un nuovo gamurrino per farsi vagheggiare e benedire: donde Marfisa da maschio vestita la sua convalescenza ha divertita.

Che cosa è mai il tremito dilettoso che sorprende il corpo e la mente all'aspetto della bellezza? Forse l'anima fu destinata a sentirsi commuovere per tutto quello che è bello? Forse il principio divino dell'uomo gode vagheggiare quaggiù tutto quello che sembra di Dio? Ma perchè dunque il pensiero non si esalta alla vista dei cieli? Perchè scorgiamo tranquilli il torrente della luce? Perchè se piet

Venne deciso che in quello stesso giorno Garibaldi sarebbe andato a Firenze per trattare a voce col Ministero; ma sul piú bello capita a Livorno il Castellani, incaricato d'affari di Venezia. E Garibaldi, muta a un tratto proposito, e comincia a vagheggiare il pensiero d'offrire la sua spada alla Regina dell'Adriatico. Il Notary, piú che mai indispettito, ne avvisa il Guerrazzi. «L'arrivo qui del Castellani», telegrafa, «sospende la gita costí di Garibaldi. Questa sera, vedrete che ci sar

CRIVELLO. Io t'ho detto: io 'l vo' dire a Bita, che ti provegga di qualche cittona acciò che tutti a quattro insieme possiam darci buon tempo in questo carnovale. SCATIZZA. Oh! Noi siamo all'ultimo. CRIVELLO. Daremcelo questa quaresima, mentre ch'i padroni saranno alla predica a vagheggiare. Ma sta', ché l'uscio di Gherardo s'apre. Tirate un poco piú qua. SCATIZZA. Perché? CRIVELLO. Oh!

Oh! suo padre e la signora Rabbi potevano bene desiderarlo un matrimonio che li liberasse di lei; potevano bene vagheggiare per genero il ricco figlio del banchiere Svarzi!.. Ella non si sentiva di sacrificare il proprio sentimento; questo no. Se non la volevano in casa, sarebbe andata via; ma maritarsi per non esser loro d'imbarazzo, questo no e poi no!..

In Savona stette molti anni, dividendo il suo tempo tra lo studio delle buone lettere, la compagnia di giovani suoi pari, ed eziandio, nel vagheggiare una belt

Tutto era calmo: il rumore dei nostri squadroni e dei nostri sproni turbava soltanto il sepolcrale silenzio in cui erano avvolte le poche vie di Chagny: nella quiete quasi lugubre di quella serata a mille doppi sembrava più potente il rumore prodotto da noi, e ripercosso dall'eco: s'illuminò qualche finestra, ma per pochi minuti: il pacifico cittadino, rassicurato che non vi era nulla a temere, spengeva il lume e tornava di certo a gustare il calduccio delle coltri, quel calduccino che io cominciava a vagheggiare come un sogno irrealizzabile.