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Vedendo Filippo e la signora col velo, si ritrasse in un angolo, dopo aver posto sulla rete una valigia grossolana, biancastra con gli angoli di pelle rossa; e chiuse gli occhi, senza addormentarsi, quasi per far comprendere che non voleva disturbare, che sentiva di essere importuno, ma sapeva esser discreto.

Ed egli così all’albeggiare giunse alla foce; e sopra un tronco tutto ancora lieto di fogliame navigò pe ’l mare, fino ad un’isola dove i naturali erano uomini pieni di tumori e di gozzi, coperti di pelle squamosa, infetti d’una serpigine biancastra e d’una sorta d’elefanzía.

Appena entrato, costui aperse con cautela la finestra, socchiudendo però le gelosie, e calando le tende di seta, perchè la luce troppo viva non ferisse gli occhi del padrone; poi s'avvicinò al letto; e senza dir motto, versata da un nero fiaschetto in una tazza dal labbro dorato non so che mistura biancastra, la porse al suo signore. Levatosi a sedere, torcendo la bocca e il naso, egli la trangugiò; e borbottava al servo: Quando finir

Acido taurocolico C H AzSO: è formato d'acido colalico e di taurina: è liquido non capace di cristallizzare, precipitabile pero come polvere biancastra, di sapore amaro, solubilissima nell'acqua, nell'alcool, insolubile nell'etere. Nella bile trovasi abbondante in combinazione colla soda, formando il taurocolato di soda, sale cristallizzabile in prismi, solubilissimi nell'acqua.

Quando si è soli e non si è amati, a che cosa serve vivere?.. A che cosa serve? La giornata ora smagliante di sereno; non una nuvola in cielo; il mare a pena increspato, l'aria biancastra, troppo piena di luce. Nel suo costume di bagno, Lucia, seduta fra gli scogli, in una insenatura, a l'ombra, con i piedi nell'acqua, pensava. «Pap

La guantiera d'argento che gli era vicina, con una tazza di cristallo e due nane boccie contenenti una pozione torbida, biancastra, a dir vero, mal non s'accordava colla livida e annebbiata sua fisonomia.

Ma venne il dottore con un silenzioso saluto a liberarmi. Muti scendemmo le scale, muti ci avviammo su per lo stradone: egli col solito suo passo tardo indolente: io costretto, fremendo, a frenare il mio che s'affrettava. Pure svoltammo, lassù; e scoprimmo il fanale, e la macchia biancastra della villa, e la finestra illuminata e sconsolata.

Curvo sul bacino da cui esalava un acre odor di sapone, prova che quella sera le comari avevano fatto il bucato, egli teneva le braccia, nude fino alle spalle, nell'acqua biancastra, e pareva assorto in qualche occupazione di grave momento, giacchè non si accorgeva o non curavasi del largo zampillo che, cadendo dall'alto, gli spruzzava copiosamente la testa.

V'è il moscatello dorato, trasparente sotto i raggi del sole, v'è l'uva nera e quella biancastra, che serve a fare il così detto «buon vino» e quella azzurra cupa, che fa il vino forte, rosso come il sangue. Mi son recato spesso a mangiarne e poi mi sedevo sotto un castagno ai piedi della collina, in mezzo ai mirti ed alle felci cantate da Virgilio, e, fra il profumo della menta e del serpillo, leggevo Orazio o qualche altro libro che avevo recato meco. La menta è propriamente una pianta caratteristica della campagna romana: tutti i campi intorno alla citt

La sua voce ineguale, garrula era accompagnata dal rantolo cupo del morente e dal lontano rambazzo dello Strona. M'ero messo accanto alla finestra e guardavo giù nella valle, contemplavo la sublime, schiacciante indifferenza della natura. Il sentiero che avevo percorso poche ore prima allacciava il monte dirimpetto come una cintura biancastra.