United States or Netherlands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Quando Momolo arrivò, Bortolino dal ferro e Marco suo garzone stavano attaccando i fanali al baroccio.

Io non ravvisava in lui il Garibaldi di Palermo e del 1.º ottobre, bensì il Garibaldi luogotenente del re, il coloritore d'una parte assegnata, di disegno non suo. Eseguiva e non creava. Era un generoso destriero umiliato fra le stanghe d'un baroccio.

Quindi prese il cognato per le braccia, gli fece varcare la soglia, serrò l'uscio a chiave e risalì sul baroccio insieme con lui. Ringrazia Cristo che ho dimenticato il bastone sul carro! brontolò gettando il puledro al galoppo. E non aggiunse altro per tutto il viaggio, ma si mise a piangere silenziosamente.

Avevano sentito rotare un paio di volte il baroccio: ma, siccome stavano giocando animatamente, non s'erano accorti da che banda venisse e per dove si dirigesse. Altro non si poteva aggiungere. Momolo non diede spiegazioni di sorta e proseguì.

Egli fermò di nuovo la bestia, si lanciò dal baroccio, girò intorno all'orto, s'accostò alla finestra posteriore del pianterreno e, spingendo la destra oltre l'inferriata, percosse leggiermente i vetri. Petronilla! gridò. Nessuno rispose. Petronilla! replicò più forte. Ma il vento portava lontano la sua voce. Allora si decise ad entrare.

Ma, quando il portone fu aperto, Brunello, stanco, sudato, impolverato e sporco di schiuma, fece il suo ingresso da solo, tirandosi dietro il baroccio vuoto e urtandolo spietatamente contro i muri. Dov'è Bortolino? gridò Elena atterrita.

Movendosi verso il muricciolo di cinta e la porta d'ingresso, inciampò in qualchecosa di mobile e penzolante; pareva una bacchetta, o una corda, o una coreggia. Si chinò, la raccolse e, seguendone il corso con la palma, venne a toccare l'inferriata stessa. La distaccò, ritornò al baroccio, alzò fin sotto i raggi del fanale quell'arnese trovato e non potè reprimere un'esclamazione di meraviglia.

Nel pomeriggio, sotto un sole rovente, per la strada piana e bianca di polvere, gli amanti partirono in una carrozzella alla volta di Sirmione, seguiti da un baroccio coi bauli che avevano spaventato il conte Roberto. Quando giunsero al punto nel quale si lascia la strada provinciale per volgere a sinistra e inoltrarsi nella penisoletta, la fanciulla fu molto contenta.

Io vorrei scalzarmi, e andarmene sola per certe viottole che non ho rivedute ancóra, camminare lungo una siepe dove sia rimasto a rasciugare un bucato di poveri, fare una carezza a un bambino sperso, ascoltare la campana d’una pieve, il verso d’un chiù, il fischio d’un treno, il cigolìo d’un baroccio, non ricordarmi più del mio nome, fermarmi a chiedere un bicchier d’acqua in un casale dove la vecchia accenda in punto la lucerna, e poi più in l

Paolino Berlendi si fece serio e lesse tutto di seguito: ....«percorrendo la Via Appia, presso la tomba di Cecilia Metella, urtò un baroccio da vino, e cadde sul fianco. Lo chauffeur rimase ferito. Il conte Candriani e la contessina Loredana De Carolis, sbalzati a parecchi metri di distanza si sollevarono incolumi». Contessina! esclamò Fausta con un sorriso beffardo.