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La signora Avory ed Edith si guardarono trasalendo, e Valeria alzò gli occhi meravigliati. Dov'è Nancy? ripetè il nonno, con impazienza. La signora Avory gli pose teneramente una mano sul braccio. La povera Nancy è in Paradiso, disse dolcemente. Come? gridò il vecchio, gettando in terra il tovagliolo, e girando gli occhi spiritati intorno alla tavola.

Il mio pensiero riposava nella visione dell'umile cameretta di Santa Lucia, ove mi sarei rifugiato a momenti, gettando nel golfo la clava del supremo arbitrio, ridivenendo il solito luogotenente d'ordinanza. E ripetevo, scherzando, a mia moglie un brano di Molière: Ils m'ont fait médecin malgré mes dents. Je ne m'étais jamais mêlé d'être si savant qua cela.

La grotta è posta molto al disotto di Collepardo; vi si scende per un ripido sentiero; laggiù il torrente Cosa rumoreggia in una stretta gola e, per un poco, la strada segue le sue sponde ombreggiate da piante di castagno e d'ambo i lati sorgono imponenti pareti di roccia. A sinistra s'innalza il monte Marginato che stende nell'aria la sua imponente massa, gettando un'ombra cupa e profonda sulle acque che gorgogliano con forza tra le pietre. A destra sorge un'altra rupe non meno scoscesa, ricca di vegetazione, nella quale appunto è scavata la grotta. Anche l'entrata promette qualche cosa di straordinario. Una nera gola si apre fra scure masse di pietra, ed una corrente d'aria gelata pare scaturisca dalla più grande profondit

Con chi l'ha, quel cane.... di uno stonatore? esclama il tenore colla sua voce di falsetto, gettando al basso uno sguardo di stizzosa ironia. Non so di noi due chi sia più cane, risponde Attila con voce fremente. Dio! s'ha stonato tutti in questo finale!... strilla il secondo tenore. E la prima donna in un crocchio di coriste: s'io avessi saputo d'aver a cantare con questi cani....

Il cameriere dell'albergo che serviva la tavola, gettando spesso degli sguardi inquieti sotto di essa, tentava di scoprire il segreto lavorìo de' piedi di O'Stiary e di Sappia, e andava con ansia affannosa cercando di indovinare quale fosse fra quegli invitati il preferito da Nan

Con tutto questo, egli non sapeva rispondere alla domanda che si era fatta. Guardava in fondo alla strada, un po' a sinistra, le case della Cascina Grande: una larga macchia nerastra. Che tempaccio! mormorò gettando il mozzicotto di un cattivo sella, e pensando a tutt'altro.

Il re di quando in quando monta a cavallo e fa un giro gettando la sua lancia che molti si fanno premura di raccogliere, cui però nessuno osa rispondere.

Gettando un'occhiata sulle varie magistrature in quel secolo costituite in Milano, su quelle che non potevano essere esercitate che da nobili, e segnatamente al gran consiglio de' Novecento, c'incontriamo in un fatto, del quale non fu mai tentato d'indagar la cagione.

Una numerosa schiera dei suoi satelliti si reca al monte cerca, fruga, sale, discende, e lo percorre da tutti i lati. Fuvvi un momento in cui, giunti al culmine del monte e gettando in giù lo sguardo, s’immaginarono d’avere laggiù in fondo scoperto il cercato sepolcro. Si slanciano precipitosi alle falde del monte, girano lo sguardo intorno, sollevano lo sguardo in alto.

Secondo lui, non fu che il caso che lo fece trovare nella stanza ove un altro suo fratello scannava il terzo. In galera poi non si può pretendere di trovare delle mani immacolate. Una mattina che avevamo più fame del solito, lo aspettavamo andando in su e in giù per la camerata e gettando occhiate per il corridoio attraverso la spia. Ma questo cuoco?