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Entriamo nel paese in un frastuono assordante quasi sospesi sulle ondate del popolo. Il capitano Raby mi sorpassa facendosi largo colla sua vetturetta e col braccio alzato ordina di fermarci. Rifornirsi di benzina e ripulire i motori. Io scendo. Preso, trascinato via dalla folla agitata affannosa che non d

Ma non ebbe finito di dire, che mentre la fanciulla affannosa s'avanzava verso di lui, nel vano della porta rimasta aperta, videsi comparire, all'incerto lume del crepuscolo che rifletteva sul pianerottolo, la negra e inquisitoria figura del padre Apollinare. Capitolo Quarto

Al racconto d’un fatto toccante un’ansia affannosa le agitava il seno, e allora Silvio non badava più al taglio del vestito, guardava la calzatura, ma intendeva gli avidi sguardi dove batteva quel cuore. Il suono d’un campanello rompeva l’incanto, la nonna o lo zio avevano bisogno di lei, Maria scattava come una susta e spariva, e Silvio restava con un palmo di naso.

Morire? morire voi! ruggì Imilda. Così in lei, straziata sul subito la gioia affannosa del riabbraccio dalle parole deliranti di lui, l'amore cupido dell'infinito volle vincere il tempo, soperchiandolo colla intensit

Era una ressa affannosa di generali garibaldini e di uffiziali superiori intorno al nuovo astro sorgente; e intanto tramontava malinconicamente dietro le pianure della Campania l'astro di Marsala. Alle due dopo mezzanotte del 7 novembre tre carrozze da nolo si arrestarono al portone dell'albergo della Bretagna in Napoli.

Chi? Sentirete. Infatti la incognita suonatrice toccò due o tre tasti, come se esitasse, fece una breve pausa, poi attaccò un vivace preludio. Era un rapidissimo scoppiettìo di note, trascorrendo dalle più soavi alle più acute; erano volate bizzarre e rumorose: erano scale trillate ed allegre; erano voci profonde, basse come il brontolio del tuono; insomma una marcia velocissima di cui l'orecchio non poteva seguire tutte le gradazioni. Pareva che le mani della suonatrice s'inseguissero, correndo come matte da un punto all'altro della tastiera, si raggiungessero per disgiungersi subito e perseguitarsi di nuovo in una corsa affannosa e disperata. Poi lentamente il suono si allargò e si svolse, le note arrivarono distinte e spiegate, si sgranarono come una filza di perle lasciate cadere ad una ad una in un catino di rame: cominciò a sentirsi un motivo. Era una musica gentile, tranquilla, con un accompagnamento lieve, lieve qualche cosa di soave, che poteva essere la ninna-nanna di un bambino, o un mormorio di amore; una musica senza parole, ma che era la traduzione, in onde sonore, delle onde luminose che rischiaravano quella notte di agosto. Che era? La canzonetta susurrata nella prima giovinezza o la preghiera cantata sull'organo del villaggio? Musica senza parole, ma il cielo, il mare, e la bronzea statua della Vittoria l'ascoltavano con compiacenza: disperso, di qua e di l

Il vecchio scosse la testa e mandò un sospiro: allora la moglie notò sul volto di lui le traccie d'un dolore profondo. O mio Dio! che cosa ci hai? dimandò essa con affannosa sollecitudine. T'è capitato qualche cosa? Matteo si sforzò ad abbozzare un calmo sorriso. Nulla, nulla: diss'egli.

È venuto ad avvertirmi.... Prontissimo, facendo un passo verso di lei. Non dite. NICOLETTA non ebbe il tempo di udire le parole di RAIMONDO, getta un piccolo grido, e prosegue, affannosa, spaventata al telefono. Un duello?! RAIMONDO ha un gesto d'ira, di dispetto e si ritrae. Hai detto un duello? Brevissimo silenzio. No, non sapevo, non.... Silenzio breve. Che non veniva a colazione. Con chi?

Altri temono l'ignoto, i venti e le tempeste delle vie della ricerca affannosa, e comprimendo in il dubbio, e cercando di persuadersi che in far ciò sono uomini virtuosi e pii, preferiscono riparare sotto la vecchia casa, umili e malvisti, vagheggiando una suocera più benevola e qualche ritocco all'edifizio.

Ancor che fosse Marfisa affannosa pel saltambanco che non giunge mai, non tacque alla commedia scandalosa, che il cristianesmo rinvilisce assai. A Ferraú si volse dispettosa, e disse: Questi vostri commediai sono troppo maledici e indiscreti contro ai cristiani, a' nostri frati e a' preti. Ipalca certo sarebbe fuggita, ma giá dormiva alla seconda scena.