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Ad un cenno di El-Mactud essi alzarono l'angareb con suvvi l'arabo ed uscirono silenziosamente dalla capanna. Medinek si mise dinanzi colla scimitarra sguainata e lo sceicco di dietro col remington sotto il braccio. All'oriente cominciava ad apparire, fra le tempestose nubi, un po' di chiaro.

La darnas sotto quei vigorosi colpi accelerò la corsa, fendendo rumorosamente l'acqua coll'affilata prua e lacerando le grandi distese di piante di loto che formavano inestricabili reti fra i banchi subacquei. Cominciava allora ad albeggiare all'oriente e permetteva ai naviganti di osservare le due rive della gran fiumana, magnifiche , ma affatto deserte.

In fatti scendeva il crepuscolo smorzando le tinte, raddolcendo le linee. All'Oriente, rossa ancora degli ultimi riflessi del sole, appariva la luna. Per diminuir la forza della corrente contraria, il barcaiuolo piegò alquanto verso sinistra, avvicinandosi di più alle Zattere. La gondola rasentava i legni ancorati lungo la banchina, piccoli legni per la massima parte di bandiera austriaca, provenienti dalla Dalmazia e dall'Istria. Qua e l

L'arabo cantava sempre, con maggior dolcezza, con tono più malinconico, e ogni volta che pronunciava il nome dell'almea, il greco sentivasi il sangue accendere e il cuore battere più precipitosamente. Tutti i colori dell'arcobaleno passavano uno per uno sulla sua faccia tetra. Cominciava all'oriente a biancheggiare, quando Abd-el-Kerim si tacque.

Questi tentò prima la corona di Francia e andovvi; ma respintone, tornò tra noi con aiuti francesi. S'impadroni dell'occidente, e mosse contro a Berengario forte all'oriente.

43 Il re Agramante all'oriente avea volta la prora, e s'era spinto in alto, quando da terra una tempesta rea mosse da banda impetuoso assalto. Il nocchier ch'al governo vi sedea: Io veggo (disse alzando gli occhi ad alto) una procella apparecchiar grave, che contrastar non le potr

Posto fine colla pace di Bologna, 1529, alla guerra che slealmente aveano mossa i principi cristiani alla repubblica, essa ricominciò a guardare all'oriente verso il naturale suo nemico, e a seguire colla più viva attenzione le vicende delle guerre che ferveano nell'Asia fra i Turchi ed i Persiani.

L'Italia ne sarebbe da parecchi secoli, non la piú grande, non la primeggiante probabilmente, ma almeno la piú felice fra le nazioni del mondo; e casa d'Austria non avrebbe perduto il principato di Germania per proseguir sempre quel d'Italia, e non averlo tranquillo mai; e Germania, rimasta piú felice essa pure, e piú unita, avrebbe adempiuto meglio l'ufficio suo passato di difenditrice, adempirebbe meglio il suo presente o futuro di estenditrice della cristianitá, all'Oriente.

Ma, fin dal principio del secolo ottavo vedemmo un gran papa, Gregorio II, porsi a capo di Roma e d'altre cittá suddite greche, e resistere con esse alla tirannia religiosa dello scismatico imperatore orientale; e di esse far confederazioni, e con esse guerreggiare e trattare contro a' nemici comuni greci o lombardi: ondeché, se si cerchino i primi esempi di cittá libere moderne, essi si trovano di un quattro secoli piú antichi in Italia che non in niun'altra regione europea; si trovano libere a quel principio del secolo ottavo Roma, Venezia, le cittá della Pentapoli, ed or l'une or l'altre delle greche all'oriente e al mezzodí d'Italia.

Fu decisa l'occupazione di Caiazzo, villaggio all'oriente di Capua, sulla sponda destra del Volturno. Tale posizione piuttosto difendibile naturalmente e meglio con alcune opere, e la gente sufficiente per difenderla, distava dal grosso dell'esercito borbonico, accampato a levante di Capua, di poche miglia. Quell'esercito contava circa quaranta mila uomini, ed ingrossava ogni giorno. Per occupar Caiazzo si fece una dimostrazione sulla sponda sinistra del Volturno, ove si perdettero alcuni buoni militi nostri, massime per la superiorit