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«Bensì, finchè il primo perno della Rivoluzione, ossia l'Indipendenza, non sia ottenuto, essa riconosce che tutto deve essere rivolto a quello scopo. Finchè quindi il territorio Italiano non sia sgombro dal nemico, essa non riconosce che armi e guerra con tutti i mezzi. Una dichiarazione di doveri, una di diritti, ma l'effetto sospeso fino all'emancipazione del territorio: un Potere dittatoriale, fortemente accentrato, composto d'un individuo deputato per ciascuna provincia , riunito a consesso permanente, responsabile allo spirar del mandato, vegliato nell'esercizio del suo potere dall'opinione pubblica e dalla Giovine Italia convertita in Associazione Nazionale: primi provvedimenti intorno alla stampa, intorno ai giudizî criminali, intorno alle annone, intorno all'amministrazione, e null'altro: creato intanto Commissioni che maturino progetti di legislazione politica e civile da presentarsi al Congresso Nazionale raccolto, libero il territorio, in Roma: vietati gli accordi col nemico sul territorio: i cittadini armati chiamati a guardar la citt

Ed a queste dottrine facendo, com'era suo costume, seguire l'applicazione pratica, fece che in Roma convenissero i rappresentanti dei varî sodalizî operaî della Penisola a stringere un patto di fratellanza, che doveva organizzare tutto il ceto artigiano in un gran corpo od ordine nazionale . In quel Congresso fu proclamato mezzo efficace all'emancipazione economica delle classi operaje, la costituzione delle cooperative di consumo e di produzione, le quali, da quel tempo in poi, crebbero continuamente di numero e d'importanza, tanto nei piccoli come nei vasti centri, avviamento lento ma sicuro verso quell'ultimo assetto sociale da lui vagheggiato: la riunione, cioè, del capitale e del lavoro nelle stesse mani .

Movendo all'emancipazione delle Marche e dell'Umbria emancipazione che voi dichiaravate inopportuna e pericolosa cinque giorni prima di compierla colle armi vostre noi inalzavano la bandiera dei tre colori d'Italia, senza lo stemma Sabaudo. Con qual diritto avremmo noi, pochi iniziatori e semplici cittadini, detto alle popolazioni alle quali imprendevamo di portar libert

Ho accennato or ora all'efficacia del fatto, e all'assenza di ogni basso affetto nell'animo di chi lo compie; e son gli estremi senza i quali, anche per me, il tirannicidio è delitto o follia. È delitto, se tentato per senso, non dirò di vendetta, ma d'espiazione: delitto, se tentato dove altre vie sono aperte all'emancipazione: colpa e follia se tentato contro chi non trascina la tirannide nel sepolcro con . Bonaparte, esule una seconda volta, dovrebbe passeggiare impunemente fra noi. La libert

Quello assai più di tutti, perchè è quasi un miracolo. Cinquant'anni addietro, si parlava appena di quel che oggi porta il formidabile nome di feminismo; cinquant'anni addietro nessuno sospettava che un giorno avrebbe trovato proseliti e apostoli fuori del cristianesimo il misoginismo, l'odio contro la donna. Brezzi li aveva intraveduti, in germe, li aveva visti crescere e fiorire con la straordinaria virtù della sua immaginazione di scienziato; e una sera, nel suo studio, d'onde usciva rare volte soltanto per udire un po' di buona musica antica, una sera potè dirmi: Vedi, quanto è meravigliosa l'azione latente del pensiero che ha creato, e va continuamente creando questo e gli altri mondi dell'universo! La donna, proclamando la sua emancipazione, crede di provvedere alla sua sorte, e invece non fa altro che lavorare all'emancipazione dell'uomo dall'attuale giogo di lei. E tutti e due, maschio e femina, non capiranno, per un bel pezzo, che non si tratta di loro, personalmente, ma della specie; che dovranno liberarsi, alla fine, dal capriccio, dall'accidente che è nell'individuo e nelle forze brute della Natura, e attuare la propria legge riflessivamente, cioè costringendo le forze brute a operare non a loro capriccio, per caso, ma ragionevolmente, come gi

Altri finalmente avrebbe potuto levarsi e dirvi: «La vostra affermazione, signore, è la vostra condanna. Voi potete dimenticare, ma noi non dimentichiamo, che voi, sostituendo al sacro pensiero nazionale la gretta ambizione d'una dinastia; alla ITALIA UNA dall'Alpi al mare, il meschino concettuccio d'una Italia del Nord; all'emancipazione d'una razza intera, la tentata preponderanza di una frazione di quella, perdeste la nostra causa ed isteriliste i frutti d'un moto che aveva l'Europa con . In nome d'Italia, noi avevamo costretto i nostri principi a lasciar scendere le loro milizie sul campo delle sorti future della Nazione: parlando in nome del Piemonte, voi porgeste al Papa, al re di Napoli, al duca di Toscana l'ottimo fra i pretesti per retrocedere e ridiventare tiranni. La Francia repubblicana era presta ad appoggiare colle armi il popolo italiano; ma perchè una repubblica avrebbe dato il sangue de' suoi per fortificare i dominî territoriali di un re poco amante di libert

Questi ragguagli furono dati da me e da altri alla classe d'uomini, dei quali io parlava poc'anzi, e che dovrebbero esser guida nell'impresa patria alla inesperienza dei popolani. E allora, dacchè quella prima obbiezione spariva, sorsero, delusione amarissima a me che stimava ed amava quegli uomini come legione sacra nel nostro campo, dubbiezze d'ogni maniera, opposizioni che tradivano una codardia morale strana in chi aveva affrontato e affronterebbe anche oggi, non v'ha dubbio, la morte in una posizione o sopra una barricata, purch'altri avesse iniziato la guerra. Dicevano le condizioni politiche d'Europa avverse; numeravano i gabinetti ostili all'emancipazione d'Italia: registravano i reggimenti austriaci, prussiani, russi; e chiedevano dov'erano i nostri. Dei popoli dimenticavano perfin l'esistenza, delle questioni che pendono tremende fra i gabinetti non sapevano o non curavano; degli elementi di dissolvimento, esistenti innegabilmente in seno dell'esercito austriaco, non tenevan conto; della rapidit