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C. Horsu signor basta cosi, perche non finiremmo mai, se volessimo dir tutto quello che la mente discorre. Ma sete chiaro che mediante questo spirar delli vapori verso'l cielo per l'ombra, che quando la Luna ecclissa, perde i raggi del Sole, & ha potentia maggior d'attraher

Come s’avviva a lo spirar d’i venti carbone in fiamma, così vid’ io quella luce risplendere a’ miei blandimenti; e come a li occhi miei si più bella, così con voce più dolce e soave, ma non con questa moderna favella, dissemi: «Da quel che fu detto ‘Ave’ al parto in che mia madre, ch’è or santa, s’allevïò di me ond’ era grave,

Montoni nondimeno non uscì fin quando sua moglie, spossata dall'affannosa contesa, perdè alfine l'uso dei sensi, Emilia credette di vedersela spirar in braccio; pure ricuperò la favella, e dopo aver preso un cordiale, intertenne a lungo la nipote con precisione e chiarezza a proposito dei suoi beni di Francia.

Come s'avviva a lo spirar d'i venti carbone in fiamma, cosi` vid'io quella luce risplendere a' miei blandimenti; e come a li occhi miei si fe' piu` bella, cosi` con voce piu` dolce e soave, ma non con questa moderna favella, dissemi: <<Da quel di` che fu detto 'Ave' al parto in che mia madre, ch'e` or santa, s'allevio` di me ond'era grave,

Su l'alte torri, e per la patria armato Ritrovai morte, ove cercarla è degno; Ed ora a farmi nel morir beato, Donna, fra le tue braccia a spirar vegno. Così disse egli: e per lo sen piagato Il sangue se ne va senza ritegno, E del letto cosparge ambe le sponde; Ed Egina il rasciuga, indi risponde: LIX

Quelle labbra amorose, dolci e care, or dolcemente chiuse, or dolce aperte, spirar per gli occhi e per l'orecchie mie a l'alma mia dolcissimo veleno? O misti insieme fior vermigli e bianchi: o sparso tra be' fior soave odore: o bramose mie labbra: o spirto ardente: o anima mia accesa: e qual desire tutto m'infiamma? E qual'è quel conforto che mi promette il bel, che s'ode e vede?

Come s’avviva a lo spirar d’i venti carbone in fiamma, così vid’ io quella luce risplendere a’ miei blandimenti; e come a li occhi miei si più bella, così con voce più dolce e soave, ma non con questa moderna favella, dissemi: «Da quel che fu detto ‘Ave’ al parto in che mia madre, ch’è or santa, s’allevïò di me ond’ era grave,

Quel che chiude è di bronzo, con figure che sembrano spirar, muovere il volto. Sotto un arco poi s'entra, ove misture di bel musaico ingannan l'occhio molto. Quindi si va in un quadro ch'ogni faccia de le sue logge ha lunga cento braccia.

Dunque volgendo al caro albergo i passi Per varchi chiusi a le straniere genti, Ampia sala trovò, per onde vassi In loggia aperta a lo spirar dei venti: Quì con la vecchia madre Egina stassi Splendida in gonna di tessuti argenti, E con l'eburnee mani ordiva rete Di fila aurate, e di cerulee sete.

Colline di sabbia formate dallo spirar furioso del simoum, si succedevano le une alle altre, in mille differenti guise, fino agli estremi limiti dell'orizzonte. Era molto se si scorgeva qualche palmizio intristito, ingiallito, morente di sete; era molto se vedevasi qualche gruppetto di cespugli uscire fra le sabbie accumulate.