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Sono troppo inquieta! Sono troppo spaventata per te! e gli disse ancora: Va via, con un'espressione, una supplicazione così tenera e dolce come lo sfiorare di un bacio. Poi tornò ad appoggiare la testina, a riposarsi affranta dal dolore e dall'amore sul petto del Casalbara.

11. PROVOCARE NEI PUBBLICI UNA OSTILITÀ SEMPRE CRESCENTE CONTRO LE ESUMAZIONI DI OPERE VECCHIE CHE VIETANO L'APPARIZIONE DEI MAESTRI NOVATORI, ED APPOGGIARE INVECE ED ESALTARE TUTTO CI

Si limitò ad appoggiare la testa al dorsale del seggiolone fino a toccare coll'orlo delle labbra i nastrali della cuffietta. Ma parendogli che la casa si rovesciasse col tetto nel lago, fuggì senza manco dire addio. Nel corridoio s'incontrò nella signora Matilde che veniva colla minestrina in mano.

Un Governo d'Insurrezione, uscito e approvato dall'insurrezione stessa, ne regga le parti. Quei che scendono in campo ad appoggiare il moto iniziato, siano accolti, quali essi siano, come alleati e fratelli, non come padroni.

Una marina che potrebbe gareggiare colle più floride è ridotta al punto da far compassione per non volerla mettere in mano a gente onesta e capace. E Marina ed Esercito se ne udite gli ufficiali: non sono capaci a far la guerra a chicchessia e solo si adoprano a reprimere le aspirazioni nazionali, ad appoggiare gli atti repressivi e liberticidi del governo.

È strano il saluto fra Abissinesi che si rivedono dopo qualche tempo d'assenza: si toccano replicatamente le mani ripetendosi il buon giorno, come state, poi si stringono l'un l'altro per appoggiare labbro a labbro e darsi con tutta delicatezza una buona dose di baci.

La madre accolse la sua creatura nel braccio destro; colla mano sinistra le fece appoggiare la testolina sul proprio seno. E le sue lagrime di madre cadevano sulla bionda testolina di quel suo angelo sconsolato, e il dolore di entrambe, pur tanto diverso, si confondeva l

Quante ore mancano alla cena? Sta bene. Chiudi l'uscio a chiave. Riaccendi la lampada del thè. Porgimi la cartella di lacca. Avvicina lo scranno di bambù che sta davanti il terrazzo. Siedi. Io scriverò sulle mie ginocchia; ti permetto di appoggiare la testa sul dorso del mio seggiolone; potrai scorgere così più agevolmente i caratteri. Leggi attento. Incomincio.

"Ho dei momenti in cui sembro un fanciullo, e vorrei levar dal sepolcro la mia povera nonna per appoggiare sulle sue ginocchìa il mio capo e sognare ad occhi aperti.

Oh Dio!... oh Dio!... Poi fattosi grave la benedisse.... osò anche inginocchiarsi, appoggiare le sue manacce intrecciate sulla sponda del letto, e su di esse la fronte.... pregar per la vittima! E don Alessio? e donna Costanza?... domandò alzandosi. Sono nella camera del padrone.... c'è il giudice.... c'è il delegato.... Oh Dio!... oh Dio!...