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Fu sparsa voce, che Lord Byron si comportasse verso la sua moglie Mibbank presso a poco come il Conte Cènci con la Lucrezìa Peroni. Nelle Conversazioni del capitano Medwin Lord Byron così si esprime intorno a questo argomento: «Mi accusano averle detto, salendo in carrozza, ch'io l'aveva sposata per dispetto, e perchè ella mi aveva rifiutato due volte. Comecchè io rimanessi, anzichè no, impermalito della sua repugnanza, o come meglio vi piaccia chiamarla, sono convinto che se avessi adoperato seco lei un linguaggio così poco gentile, per non dire brutale, Lady Byron mi avrebbe piantato in carrozza con la cameriera; ella non è donna da sopportare simili affronti». Lady Byron gode una triste celebrit

Onde se mai generoso petto fu stimulato da disio di gloria, fu il mio in quel punto; perché sempre volgea gli occhi in quel ciel di bellezza, parea che da quelle vive stelle de' suoi begli occhi spirassero nell'anima mia cosí potentissimi influssi, cosí infinito valore ch'io feci fazioni tali che a tutti sembrarono meraviglie, ch'io non solo non andava schivando gli affronti e i rivolgimenti de' tori, ma gli irritava ancora, accioché con maggior furia m'assalissero.

Luigi Napoleone dové sentire abbastanza amaramente gli affronti fattigli in pieno viso dalla Prussia; eppure è affatto fuor di dubbio, che dopo la pace di Praga pensò sul serio talvolta a lasciar tranquillo lo stato tedesco. Aveva sperato di vincere in facili cimenti un nemico mezzo trituzzato; ed ora gli stava a fronte la nuova Germania, rigida in catafratta.

ALESSANDRO. Legatelo bene che non vi scappi; ché non è questa la prima volta che ha patiti simili affronti. Vuoi tu negar, ladronaccio, che non sia entrato in casa mia, rubbatemi certe vesti da raguseo d'un mio amico, quelle di uno schiavo e molte cose da mangiare, come provature, salcicciotti e barili di malvaggia? PANFAGO. Quelle vesti con le quali v'ho servito oggi e che voi mi prestaste?

Ecco sorge in diversa parte con diversa fortuna il conflitto; la notte, diventata del tutto oscura, lo rendeva più spaventoso: i Francesi se per sorpresa s'impadronirono della terra, adesso si mostravano degni di averla potuta superare col valore; respinti non si smarrivano; saettati di sopra, dai lati, di fronte, con maravigliosa intrepidezza tornavano all'assalto: non era questa battaglia ordinata; infiniti affronti particolari, combattuti per le vie e per le piazze; ogni capo di strada presentava nuova difesa ai Napolitani; ogni casa fortino: suonava nel buio aere per ambedue le parti altissimo il grido di guerra: Mongioia! Mongioia! Viva Francia, e San Martino! Svevia! Svevia! Viva Manfredi, e l'Aquila imperiale! Ardevano gli animi gi

Tu vai a spiegarti, non è vero? gridò Bambina gittandosi al collo di suo fratello. Tu mi proverai che ciò è falso, non è vero? Don Diego si trovava nella situazione di spirito la più dolorosa e la più contrastata. Aveva subìti nuovi affronti e nuovi disinganni.

Montaner era condottiero sperimentato; e la sua cronaca è piena di precetti militari, com'io credo, non ispregevoli. Andata di re Pietro a Messina. Macalda moglie d'Alaimo. Fazioni navali. Pietro libera i prigioni di guerra. Parlamento in Catania. Trattato del duello tra i due re. Primi affronti delle soldatesche in Calabria. Carlo parte lasciando le sue veci al principe di Salerno. Almogaveri.