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«Ogni Congrega Provinciale tiene la somma delle cose della Provincia che le è affidata e dirige il lavoro: crea i segnali per gli affratellati della Provincia, trasmette le istruzioni della Centrale, inviando ad essa di mese in mese relazione dei progressi dell'Associazione nella Provincia, dei mezzi materiali raccolti, delle condizioni dell'opinione nelle diverse localit

«L'Associazione ha due ordini di segnali: gli uni, che non giovano se non alle Congreghe Provinciali e ai viaggiatori che vanno dall'una all'altra e da esse alla Centrale, e reciprocamente e sono ideati e trasmessi dalla Centrale: gli altri, che servono per gli affratellati delle Provincie, sono scelti da ciascuna Congrega Provinciale, comunicati alla Centrale, e variati ad ogni tre mesi, più frequentemente se il bisogno lo esiga.

L'eroica educatrice costanza degli affratellati e il martirio intrepidamente affrontato avevano grandemente promosso quel senso d'eguaglianza ch'è ingenito in noi, preparato le vie all'unione, iniziato a forti imprese con un solo battesimo uomini di tutte provincie e di tutte classi sociali, sacerdoti, scrittori, patrizî, soldati e figli del popolo . Ma la mancanza d'un programma determinato le aveva tolto sempre la vittoria di pugno.

«Gli affratellati versano all'atto dell'iniziazione una contribuzione che continuer

Gli scritti che s'andavano via via stampando da Tedeschi e Svizzeri affratellati con noi, e il giornale, e più l'importanza che l'apostolato italiano conquistava visibilmente in una terra strategicamente pericolosa, indifferente fino allora al moto europeo, davano intanto pretesto e cominciamento a una persecuzione assai più accanita della prima.

Ci riposiamo fino alle due, poi proseguiamo e dopo una leggiera salita ridiscendiamo per seguire il corso di un torrente asciutto e tortuoso che attraversiamo almeno una dozzina di volte. Non abbiamo guide, e nessuno cui domandar consiglio quando ci troviamo ad una biforcazione della vallata; seguitiamo quindi dove ci pare più ragionevole dover essere la nostra direzione, ma il dubbio ci accompagna dello sbagliar strada. Passa un'ora, ne passano due e più, il cammino si fa sempre più cattivo e a cento doppii aumenta ad ogni passo il timore d'essere su falsa strada; la vallata ci appare chiusa e davanti ci sta un'ertissima salita che è pur forza superare, e a divagarci abbiamo parecchi incontri di grossissime scimmie. Dal colmo dell'altura si stende dietro noi un estesissimo panorama di tutto il territorio che attraversammo da Adua in qua; un vero ammasso di coni e di avvallamenti, perfettamente l'effetto di una carta geografica in rilievo. A sud la catena imponente del Semien che si protende verso ovest, dove ci sta dinanzi la parete quasi verticale del monte di Wogara che dovremo oltrepassare, e del quale ci fecero pitture così nere, dicendolo tanto erto che le mule cariche non lo possono salire, ed è forza farvi trasportare il bagaglio a dorso d'uomo. Discendiamo di pochi metri in un altipiano in gran parte coltivato, sparso di acacie e di enormi gruppi di gelsomini affratellati alle rose, e in fondo al quale sorge un'altura la cui vetta è coronata da piante e sul cui versante, a diversi gruppi è sparso un villaggio. presso è piantata la nostra tenda che vediamo con somma gioia, perchè il sole volge al tramonto, e sempre abbiamo compagna l'ansia dell'esser fuori strada. Il villaggio è detto Dibbi-bahar, a 2200 metri. La posizione è bella, il pascolo abbondante, e ciò ci rallegra, perchè prevediamo che domani si dovr

I cavalieri ascoltarono, diedero mano alle borsucce, poi se ne andarono: Ugo, tenendosi vicino Aimone; gli altri dietro, legati da nessun aperto discorso, pure tacitamente affratellati da un odio solo. Ugo disse allo scudiere: Il meno che si sarebbe potuto fare? Messere, rispose questi dargli a masticare la pergamena. Ah! parli dell'araldo? In quanto a messere...!

Una biblioteca, assai fornita di libri, dava un'altro passatempo a chi voleva far l'uomo grave: per gli scapati ci era il Caffè di Parigi, dove si beveva e si giocava: era il convegno del fior fiore dell'armata: vedevi l'elegante ufficiale di stato maggiore, lo svelto Franc tireur, mobilizzato sornione, lo scapigliato volontario, tutti affratellati davanti, a un banco di lansquenet, o in una partita al Carambolo.

«I Propagatori vengono eletti dall'Ordinatore e dalla Provinciale tra gli uomini che hanno core e mente: iniziano i semplici affratellati e li dirigono secondo le loro istruzioni. Corrispondono ciascuno coll'Ordinatore della loro citt

L'ordinanza della Camera di Consiglio che sentiva di non potere rinviare i socialisti innanzi il Tribunale militare non considera il manifesto come un recesso, ma lo chiama un'abile ritirata e ne adultera il significato considerandolo come un recesso dall'attentato, giammai dalla cospirazione, tanto più che gli accusati sono rimasti più affratellati che prima.