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Si avvicina austero e minaccioso alla troppo civetta Dama mitragliatrice che schiamazza, sbraita sempre più contro i suoi corteggiatori della valle. La bella Dama d'acciaio respira golosamente l'eccitante miscela degli odori notturni: vaniglia, violette, acacie e menta selvaggia, tutti pepati dall'odore aspro dominatore della balistite.

Lascia pensare a noi, disse il dongolese. Press'a poco dove trovasi imboscata? Nel mezzo di un gruppo di acacie a quanto mi parve. Tu non puoi seguirci, poichè una donna è impossibile che passi dove passer

Intonarumori: Ronzatori, Gorgogliatori, Rombatori, Gracidatori, Frusciatori, Ululatori. Intreccio voluttuoso e perfido di rami riflessi, sogni e corpi vivi. Folto verde della Foresta dei Serpenti. Vicino alla ribalta, una capanna cubica di stuoie e bambù. A destra della capanna, intrichi di liane, agavi, acacie e cactus sembrano soffocare e strangolare una casa abbandonata.

Lunedì 19: in direzione sud-ovest andiamo discendendo per una bella vallata, larga, verde, in alcuni punti fitta di ricca vegetazione, e raggiunto il vasto piano in cui va a spegnersi, giriamo dolcemente a sud, per proseguire su d'un piano inclinato sparso di acacie, fra cui alcune gommifere, e grossi ficus.

Finalmente seguendo il primo impulso, si mise lentamente per il viale di acacie che costeggia il lago e lo risalì di malavoglia, giocherellando con una sottile bacchettina sui sassolini del terreno.

Gli ho veduti poco fa quando passava accanto a quel gruppo di acacie. Sei sicuro di non esserti ingannato? Si dice che alla notte alcuni ribelli vengono a ronzare attorno al campo. Ho parlato con loro e m'inviarono la buona notte. Non hai nulla a temere, tenente. Allunghiamo il passo. Erano giunti a pochi passi dalla macchia.

Questo grido disperato echeggiava per tutti gli angoli della mia casa, nel salotto austero che prendeva sotto il sole un ardore di fiamma, nel giardino tante volte percorso insieme, nel bosco delle acacie dove una sera mi ero sentita invasa dai suoi ideali, alla finestra che sembrava aver ritenuto l'eco della sua voce prorompente nel silenzio della notte, sul guanciale in cui avevo soffocati i primi singulti del mio amore.

Avanti a noi, sparso in ogni direzione, il campo dell'esercito reale. Sono ammassi di capanne grandi e piccole, vecchie e nuove, di tende bianche e nere; un formicolìo di gente, un avvicendarsi di gruppi a piedi, a mulo, a cavallo, di piccoli accampamenti separati che pare vivano di vita propria, un luccicare di armi e uno sventolare di toghe bianche e rosse, un susurro e un gridìo, un vero vortice sfrenato di moto e d'animo che si spande a perdita di vista sulle lievi alture e nei larghi avvallamenti che da ogni lato si distendono e circondano un'altura elittica, pure tutta sparsa di attendamenti, e la cui vetta è cinta da una muraglia sulla quale si innalzano alcune acacie e qualche tetto conico. È questa la reggia; è l

Costeggiò lo stagno e si inoltrò sotto le grandi vôlte verdi formate dalle palme deleb, dai tamarindi e dalle acacie gommifere, guardando a destra e a manca e con una mano sull'impugnatura del pugnale. Dieci minuti dopo, nel mentre che il sole si nascondeva dietro le foreste e che gli uccelli e le scimmie cominciavano a tacersi guadagnando i loro nidi o i loro covi, giunse su di un sentiero.

L’acqua verde si muoveva come una bene intramata stoffa di seta. Le acacie stormivano; il chiaro di luna dormiva su l’acqua orlata di sottili frange. Un lume rosso brillava sul Castello di Monte Urgull. Le cabine da bagno, addossate le une alle altre su la bianca riva, sembravano in lontananza un gregge addormentato.