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Il mio disprezzo è mondiale, anzi universale, per non dimenticare il cielo. T'inganni, su te stessa: non li disprezzi, li conosci poco, o male, ecco tutto. Tu li conosci meno di me, cara donna Beatrice, che non avete voluto amanti, corteggiatori, dandovi il raro e nobile lusso di essere virtuosa.

«Accendo, ma non ardo» poteva essere il motto della Baby; e, infatti, anche nell'opinione della gente, essa usciva dalle fiamme che la circondavano candida e intatta come l'amianto. I suoi corteggiatori quando, dopo aver passata la sera da lei, ritornavano al club, erano chiamati scherzosamente gli Svizzeri di casa Castelguelfo, oppure, le guardie del corpo.

La coscienza di Nino lo guardava con una faccia divenuta più nera e più irritante; ma le voci bianche ed acute dei suoi desideri gli squillavano nel cuore: «Non bisognava dimenticare ch'egli aveva dei doveri verso stesso e verso altri. Dei doveri verso suo padre che desiderava di vederlo normalmente e regolarmente stabilito vicino a lui; aveva dei doveri verso Valeria»... Anche quì Nino sviò rapidamente il corso dei suoi ragionamenti. «Aveva dei doveri verso Nancy, verso la piccola innocente meravigliosa Nancy, che bisognava salvare dalle insidie dei mascalzoni corteggiatori, dei letterati e poetucoli affamati, che per farsi un'aureola della sua gloria, per arrampicarsi a una facile celebrit

Arrivederci, contessa.... Ho un piccolo dolore qui, alla spalla sinistra.... La contessa lo guardò sorridendo. E poi? domandò. E poi un poco d'emicrania.... E poi i vostri corteggiatori che sopraggiungono per il .... Contessa, questi mi fanno più male che tutti i reumi del mondo!... Baciò la mano a Gioconda, e si allontanò cautamente, con passo incerto. La volpe di Sparta.

Certo, se altri avesse chiesto in mercè di poter baciare più oltre della vostra mano regale, i vostri occhi avrebbero mandato lampi di sdegno; laddove a lui, a’ suoi preghi, a’ suoi confessati dolori, soleva rispondere un angelico riso, il quale non dava e nemmanco toglieva la speranza. Questa era la gran differenza tra lui e il volgo de’ vostri corteggiatori; le conseguenze, pari. E lo amavate!

Dunque perchè fuggire?... Perchè non dovea più vedere la Castelguelfo, dal momento che quegli scrupoli erano esagerati? E, adesso, pensandoci meglio, si persuadeva anche di non essere geloso della Contessina. Gli seccavano tutti i corteggiatori che le stavano appresso, perchè non erano punto divertenti; perchè erano vuoti e banali.

Ella non si è mai avveduta di nulla. Tu sai che ha sempre fuggite le occasioni di venire in questi ritrovi di gente, a tal segno che tu spesso m'hai accusato di umor nero, di misantropia e che so io. Ora tu intendi il perchè. Era come un'avversione, una riluttanza ad imbattermi in quella donna, che stava in cima a tutti i miei pensieri. Perchè, dicevo tra me, perchè andrei ad accrescere la schiera de' suoi corteggiatori? Che cosa posso io sperare, io, scarso di que' pregi che fanno risaltare un uomo al cospetto della donna amata? O non si prender

La Castelguelfo cominciava ad essere annoiata del nuovo adoratore. Ed essi appunto, ormai sicuri del loro giuoco, glielo facevano godere a tutto spiano. Il Damonte affettava di mostrarsi assiduo presso la Zanibon, la quale appunto se n'era innamorata per quell'unico merito che aveva il giovinotto di essere uno dei corteggiatori dell'elegante contessina.

Occupato da quel presente e da quell'avvenire, non m'ero accorto che dal circolo dei corteggiatori s'avanzava verso Lidia colui che, in fondo, avevo sempre atteso, ma quando il circolo tutto si teneva ancora a rispettosa distanza.... Il bruttissimo giuoco al quale giocavamo Lidia ed io, finì in quel punto in cui ne cominciava un altro peggiore....

L'altro marito, Celso Ornavati, vedeva benissimo che parecchi bellimbusti stavano intorno a Vittorina; ma egli aveva la sua teoria: una giovane deve superare il periodo dell'amicizia intima di casa, cioè dei corteggiatori che si fanno amici intimi; superato il quale, ella diventa savia, avveduta e inaccessibile come una fortezza sopra un picco. Per Vittorina quel periodo era gi