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Aggiornato: 15 giugno 2025
Firenze stessa provò un venturiero francese , il duca di Atene; ma il ricacciò tra pochi mesi, e continuò a governarsi a forma di repubblica; ché quanto ad essenza, non si dimentichi, salvo Venezia, niuna cittá l'ebbe mai. Morto papa Giovanni XXII, gli succedette Benedetto XI pur francese , che pur continuò in Avignone.
La seconda, che lavorino delle finezze o leghe che si contengono nelle tariffe suddette, ed anco come si dice nelli capitoli XXII e XXIII, per non intervenirvi rotti. La terza, che compartiscano le monete, cosí d'oro come d'argento, giustamente sotto il peso o campione della libra di Bologna, e non d'altra. Capo terzo, delli contisti.
¹⁶⁴ G. Beccaria, nell’Archivio Storico sic., nuova serie, a. XXII, pp. 264 e 276-77. Palermo, 1897.
A questa voce vid'io piu` fiammelle di grado in grado scendere e girarsi, e ogne giro le facea piu` belle. Dintorno a questa vennero e fermarsi, e fero un grido di si` alto suono, che non potrebbe qui assomigliarsi; ne' io lo 'ntesi, si` mi vinse il tuono. Paradiso: Canto XXII Oppresso di stupore, a la mia guida mi volsi, come parvol che ricorre sempre cola` dove piu` si confida;
Et de adventu præfati oratoris ad presentiam nostram detur notitia viro Nobili Marco Cornario militi, et mittantur ei copiae literarum præfati domini Uxoni Cassani ad nos, et literarum nostrarum ad præfatum dominum, ut opportune providere circa hanc materiam possit. Adviseturque de optimo tractamento per nos eidem oratori facto. de parte 84. de non 0. non sinceri 0. Secreta XXII, p. 39.
Gia` s'inchinava ad abbracciar li piedi al mio dottor, ma el li disse: <<Frate, non far, che' tu se' ombra e ombra vedi>>. Ed ei surgendo: <<Or puoi la quantitate comprender de l'amor ch'a te mi scalda, quand'io dismento nostra vanitate, trattando l'ombre come cosa salda>>. Purgatorio: Canto XXII
Giovanni XXII perseguitò gli ebrei e fece pubblicamente bruciare il loro Talmud; Innocenzo VII invece fu loro favorevole. Fu il romano Martino V che mostrò ad essi la maggiore benevolenza; rese loro la facolt
Gia` s'inchinava ad abbracciar li piedi al mio dottor, ma el li disse: <<Frate, non far, che' tu se' ombra e ombra vedi>>. Ed ei surgendo: <<Or puoi la quantitate comprender de l'amor ch'a te mi scalda, quand'io dismento nostra vanitate, trattando l'ombre come cosa salda>>. Purgatorio: Canto XXII
XXII. Al Colonnello Luca Antonio Poi che rea sorte ingiustamente preme voi, ch'alto albergo sete di valore, sento, spirto gentil, un tal dolore, che con voi l'alma mia ne giace insieme. L'anima mia ne giace, e 'l petto geme, di non poter mostrar nel riso il core, a voi, cui bramo con perpetuo onore, piacer servendo, insino a l'ore estreme
A questa voce vid'io piu` fiammelle di grado in grado scendere e girarsi, e ogne giro le facea piu` belle. Dintorno a questa vennero e fermarsi, e fero un grido di si` alto suono, che non potrebbe qui assomigliarsi; ne' io lo 'ntesi, si` mi vinse il tuono. Paradiso: Canto XXII Oppresso di stupore, a la mia guida mi volsi, come parvol che ricorre sempre cola` dove piu` si confida;
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