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Entra nella sala una folla di donne politiche. Acclamazione, vocio. Perchè mai son tutte brutte le donne che frequentano le assemblee? Tutte tragicamente incoricabili, tenaci consigliere di castit

Vocio confuso. La folla commossa mal contiene il suo entusiasmo. Esita incerta, poi obbedisce e si ritira nella profondit

Indietro, Fathma! urlò Omar, spingendola bruscamente da un lato. Arrendetevi! intimò una voce furiosa. Il negro invece di rispondere afferrò il fucile per la canna, lo rialzò, puntò una delle sue pistole e fece fuoco. Un urlò accompagnò la detonazione, poi seguì il rumor sordo di un corpo che cadeva a terra. Ah! cani! vociò Fit Debbeud. Mi assassinano la gente!

Chiamato dai doveri del suo ufficio, il cavalier Luini sorrise e si accomiatò... Alcuni treni arrivavano, altri partivano: ci fu un momento di confusione tra il correre affrettato dei passeggeri che scendevano e salivano sulle vetture, il vocìo dei conduttori e dei facchini, i fischi delle locomotive e gli squilli delle cornette. Poi tornò una quiete relativa.

Quasi nessuno parlava in quel primo quarto d'ora, ma quando dopo le fettuccine ebbero mangiato il fritto e comparvero i tradizionali carciofi alla giudìa, quando i camerieri ebbero incominciato a portar via le bottiglie e sostituirle con altre piene, allora, negli intervalli della musica, incominciò un vocìo assordante, incominciarono le grasse risate echeggianti sulla terrazza attigua coperta dal pergolato, e dove si era riunita tutta la gente di minor conto, tutta la plebe.

Udivo i comandi venire dall'estremo limite della trincea, confusi, inquieti, accompagnati dal solito vocìo sordo, dal solito strepito di ferraglia. E qualcosa a noi s'avvicinava dalla vasta spianata, qualcosa che intendevamo e non distinguevamo. Promettetemi di consegnare questi oggettini a quella povera vecchia... Mi aspetta. È per me che vive ancora... Ditele....

La gioia della vittoria che dal mio cuore rimbalza negli occhi pieni di lagrime dei popolani che ci salutano al passaggio. I tonfi d'amore fraterno che il loro vocio angosciato fa nel mio sangue. L'odio-vendetta della mia mano sinistra che impugna il revolver. La strada che i miei occhi d'automobilista studiano minutamente. Tutti i rumori del motore che martella preciso, felice.

La servetta si precipitò per le scale, urlando. E su per ogni pianerottolo s'apersero subito altri usci, e nel cortile si popolarono tutte le finestre. Una voce, dall'alto disse: Chi s'è buttata? Un'altra rispose: La Sponzilli... La figlia del maestro di musica. Dall'altra parte. Nella via Brindisi... E dalla via Brindisi un vocio confuso e crescente salì alle finestre.

Guardandosi dal far rumore, col passo vacillante, simile ad una sonnambula, Loreta uscì dalla sua stanza, attraversò l'andito buio, si fermò un momento ad ascoltare l'allegro vocìo che usciva dalla cucina illuminata; poi, più lungamente presso all'uscio dello studio di Mattia. La porta era socchiusa: una lampada ardeva sulla scrivania: potò vederlo.

Poco dopo che il bastimento s'era mosso cominciò ad alitare una di quelle aurette gentili che scherzano come la manina d'un bimbo col fiocco della cravatta e coi capelli delle tempie; e da prora a poppa si levò un vocío di donne e di ragazzi, come segue in una brigata d'amici al primo chiocco di frusta che annunzia la partenza per una scampagnata festiva. Tutti i passeggieri si radunarono a poppa, all'ombra d'un'ampia tenda variopinta come un padiglione chinese, e chi sedette sui cordami, chi si sdraiò sulle panche, chi si appoggiò al parapetto, ognuno rivolto dalla parte della torre dell'Oro, per godere lo spettacolo famoso e incantevole di Siviglia che s'allontana e dispare. Qualche donnina aveva ancora il viso bagnato delle lagrime dell'addio, qualche bambino era ancora un po' stordito dallo strepito della macchina a vapore, qualche signore non aveva ancora finito di bisticciarsi coi facchini che gli avevan un po' strapazzato i bauli; ma di a pochi minuti tutti si rasserenarono, si cominciò a mondare aranci, ad accender sigari, a far girare fiaschettine di liquori, ad appiccar conversazione cogli sconosciuti, a canterellare, a ridere; in un quarto d'ora fummo tutti amici. Il bastimento scivolava colla soavit