Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 11 giugno 2025


Il primo dell'anno non era ancora sonata quella parola regia con cui Vittorio Emanuele si disse sensibile al grido dei popoli; e questa fu che eccitò veramente un grido d'esultante ed impaziente speranza.

Questo fatto diede origine ad altro processo, definito colla condanna a morte di due cittadini romani, Giulio Ajani e Pietro Luzzi, la qual pena fu poi commutata, in seguito alla intercessione di re Vittorio Emanuele, in quella dei lavori forzati a vita.

I ragazzi tremavano e non potevano parlare per l'emozione. Non toccatelo, dissi, e andiamo a casa, perchè abbiamo bisogno di rimetterci dallo spavento provato. I Guerini se n'andarono salutandoci appena; eppure forse Vittorio ha salvato loro la vita. Ma era proprio idrofobo? disse Maria tutta commossa pensando al pericolo al quale erano sfuggiti i suoi fratelli.

Siffattamente in tre giorni finiva la seconda campagna regia, e Vittorio Emanuele re successore firmava un trattato coll'Austria nel quale la riconosceva legittima padrona del Lombardo-Veneto, le prometteva pace e buona amicizia, le pagava 75 milioni di franchi per buona mano, accettava che i croati facessero la sentinella nella fortezza di Alessandria, e fra lui e l'imperatore eravi un ricambio di croci e di decorazioni.

Elisa era fuori di , e invidiava Elvira destinata ad una vita così ricca ed elegante. Carlo avrebbe avuto una gran voglia del velocipede di Alberto, e Vittorio diceva di volersi fabbricare una macchinetta fotografica; il professore gli avea spiegato tanto bene come era fatta, che sperava di riuscirvi.

Al cancello, Vittorio Giussi aspettava. La baronessa gli corse incontro, con le braccia tese, interrogando con lo sguardo. Si faccia animo!... Non sar

signora, il conte Coletti, in casa del quale io passai, dodici anni fa, una notte, essendo in viaggio, si ricorda di me e mi domanda che gli faccia ottenere un posto di Maggiordomo maggiore di S. M. Vittorio Emanuele II, il re riparatore. Il signor conte occupava lo stesso posto alla Corte dell'ex principe!

E il tedio di questa mia giovinezza senza coraggio, senza speranze, senza consolazioni, premette il mio spirito addolorato. Il giardinetto aveva in quel punto una voce misteriosa, vi passava, con le ombre che scendevano, come un soffio dolente: le cose attorno, oscurate, svanivano... Addio, dunque, Vittorio!...

Ma i veramente implacabili sono i Carlisti. Dicon della nostra rivoluzione roba da cani in buonissima fede, essendo la maggior parte convinti, che il vero re d'Italia sia il Papa, che l'Italia lo voglia, e che abbia chinato il capo sotto la spada di Vittorio Emanuele, perchè non c'era modo di far altrimenti; ma che aspetti l'occasione propizia per liberarsene, come ha fatto dei Borboni e degli altri. E può giovare a provarlo il seguente aneddoto che io riferisco, come l'ho sentito narrare, senza neanco un'ombra d'intenzione di ferire la persona che n'è attore principale. Una volta un giovane italiano, che io conosco intimamente, fu presentato a una delle più ragguardevoli signore della citt

In mezzo alle piante secolari si vedeva sorgere una chiesetta circondata da cappelle, poi, accanto, una casa e un cortile con un gran porticato che pareva un convento. Ci sono i frati? chiese Vittorio. No, rispose Damiati, c'è soltanto un custode che si fa chiamare col nome di eremita, ed è infatti un eremita dei nostri tempi.

Parola Del Giorno

caracteribus

Altri Alla Ricerca