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Aggiornato: 23 luglio 2025
Se viene per fargli visita, dica il suo nome ed aspetti, come fanno tutti gli altri. Il signor sottoprefetto l'aveva masticata male e aveva risposto: aspetterò. Così dicendo, il nostro personaggio porgeva al converso la sua carta di visita, con un gesto che voleva dire: A voi, ecco chi fate aspettare; andatelo a riferire al vostro principale, che vi dar
Bene si stupì il prevosto delle Vaie, ricevendo la visita del conte Gino. Ma questi fu pronto a dirgli che essendo calato da Querciola un po' prima del consueto, avrebbe fatto ora molto volentieri, visitando la chiesa e quel certo quadro antico di cui gli aveva parlato più volte Don Pietro, suo amico degnissimo. Il pretesto fu ammesso naturalmente per buono.
Vedova, lo capisco; separata, no. Si alza. E notizie del duello? Non so niente. Oh, a proposito, dimenticavo il primo perchè della mia visita. Toglie da una borsetta di seta un pacchetto di lettere, sigillate e legate con una fettuccia. Le tue lettere. Afferrando il pacchetto. Che lettere? Le tue a Ugo. Ah! E come le hai tu? Ugo è venuto a portarmele. Quando? Le pone in tasca.
Il conte infatti non mancò d'informarsi sul conto suo con una certa insistenza. Poi, affermando di non voler riuscire di troppa molestia, ringraziato il professore della sua visita e salutatolo con espansione, risalì in carrozza e riprese direttamente la strada del palazzo.
«Ho dovuto interrompere la lettera per la visita della signora Marianna Bardelli venuta, povera vecchietta, in mezzo alla neve per sentir notizie di Bebè. Quante me ne ha contate! È piena di fede, di energia, di vivacit
Per un mese di seguito Massimo e Luisa si erano riveduti spesso, ma per pochi minuti, sempre. Quando egli si affacciava al balcone, alla mattina, la trovava lavorando dietro alla persiana, e vedeva, al brillare di quegli occhi, che essa lo aspettava: quando egli rientrava alla sera, trovava la porta di Luisa socchiusa, ella dietro la porta, sorridendo, e si scambiavano qualche parola. Due volte, attirato da quell'irresistibile fascino di giovinezza, da quella irradiazione simpatica che mette attorno a sè l'amore, egli era andato a farle visita e contando di restar poco, era poi restato molto, tanto l'ingenuo e profondo amore della fanciulla lo commoveva. Egli la trattava con una tenera cortesia, con un'affettuosit
Avea ben altri pensieri in quel momento, e più dolci e più cari per potersene ricordare! Invece il duello gli tornò in mente quando fu rientrato in casa, e, appena salito in camera, cercò nelle tasche il biglietto da visita per vedere con chi mai avrebbe dovuto battersi.
Oh! è nulla, è nulla, io interruppi rassicurato da tanta cortesia, io vi debbo anzi ringraziare della vostra visita... io mi terrò sempre onorato di ricevervi nella mia casa... Ve ne son grato, disse lo spettro, ma desidero ad ogni modo giustificarmi dell'insistenza con cui ho reclamato la mia rotella sia presso di voi, sia presso l'egregio dottore dal quale l'avete ricevuta: osservate.
La principessa, come sappiamo, aspettò per molte ore la visita del Weill-Myot. Gi
Finalmente ripose il ritratto nell'albo, cacciò la prima ballerina di rango francese sotto il monte di libri, da cui l'avea disseppellita, chiuse le finestre come le aveva trovate, ed uscì sulla punta dei piedi. La sera il dottor Agenore venne e staccò il suo sassolino. Tornò il domani, e l'altro, e l'altro. Ernesta lasciava fare. Ma un giorno le fu annunciata la visita della cuginetta.
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