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Aggiornato: 17 giugno 2025
Gettava il suo tabarro e il cappellaccio a cencio sopra una seggiola dell’anticamera, ed entrava intrepidamente nel salotto coi capelli sulla fronte, l’occhio brillante, il naso violetto, i zigomi accesi, un buon sorriso sulla bocca, il ventre proeminente, e gli stivali sopra i calzoni. Il capitano gli dava la mano, che egli non osava stringere che debolmente, per riguardosa modestia.
Ammirando quelle dimore campestri, e le acque cerulee del lago, e le punte acuminate dei campanili sul fondo violetto delle montagne, e quelle gradazioni infinite di colori e di tinte armoniose, ci siamo allontanati assai dalla citt
Il cuore di Adriano battè con violenza. Ascoltò di nuovo gli strepiti della casa. Nulla di allarmante! Scartò allora la tavoletta che copriva il quadrante, e vide le lettere azzurre sullo smalto bianco sorridere alla sua bramosia. Toccò le lettere, componendo il nome di Bianca. Lo stipetto si aprì, e mostrò il taccuino di velluto violetto. La mano di Adriano trema. Lo prende. Ascolta ancora.
Non debbo io far risaltare quell'impasto di rosa e di azzurro che si vede nella carnagione, attraverso il bianco ed il giallo? Sicuro, ed anche l'arancione e il violetto, il gridellino e il pavonazzo; rispondeva mastro Jacopo, ghignando, Ti consiglio di metterceli tutti. Se non sar
E l'espressione dei volti! Ho citato Leonardo da Vinci, e torno a lui per quella stupenda Monna Lisa del Giocondo, il cui colore, leggermente scaduto tra il grigio e il violetto, fece dire a Teofilo Gautier che quella deliziosa armonia violacea, quella tonalit
Era questa la miserabile creatura seduta dietro i vetri del balcone, nel puro pomeriggio estivo; la povera ed infelice creatura che non poteva comprendere la bellezza di quell'ora. A poco a poco, nel tramonto, l'orizzonte s'infiammava d'una luce corallina; sull'estremo lembo del cielo, una sbarra di nuvole, lunga, stretta somigliava ad un nastro d'arancio violetto frangiato d'oro.
Il conte a quell'ora era seduto innanzi ad una gran tavola sulla quale stavano ancora le reliquie di un lauto pranzo e una selva di guastade, di vasi, di bottiglie di vino. Si comprendeva facilmente come il conte molto si dilettasse di quest'ultimo per certi segni di un rosso carico tendente al violetto che mostrava sulle guance e sul naso. Del resto, fuori di questo indizio, che forse non poteva dare un'idea molto dignitosa di un tal personaggio, tutti i tratti del suo aspetto e della sua fisonomia erano d'una nobilt
Il Casalbara, diventato violetto, soffocava.... Era stata l'impressione del primo momento; poi ricominciò a respirare e ripigliò il canto, sebbene colla voce più tremula e più sottile: "Torna, caro ideal, torna un istante A sorridermi ancora...." Quando il Casalbara andò dalla Schönfeld, anche questa era appena alzata: fu ricevuto nella camera da letto, dove la cantante stava pettinandosi.
Ora: siete voi che avete aperto uno stipetto a capo del mio letto, e che ne avete tolto un taccuino di velluto violetto, con delle carte di Stato? Sissignore! gridò Adriano, levandosi. Conchiudete. Ah! voi lo confessate dunque? borbottò il duca, tremando di collera. Siete voi dunque che avete rubate le mie carte!
Non sei in montagna qui, non sei in mezzo ai bifolchi, in mezzo a' tuoi villani!... Sei a Milano, fra persone come si deve! Poi, liberatosi il braccio ch'era diventato bianco, violetto ai polsi, fra le mani del Laner, gli disse di andar via subito: di andarla ad aspettare ai Giardini dinanzi al Museo.
Parola Del Giorno
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