Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 7 giugno 2025


Cresti rideva del suo buon giuoco Avete visto? pare che l'abbia toccato sul vivo. Come si chiama, donna Vincenzina, quella baronessa ex cantante di cui parlava quest'inverno il Bersi? Ci deve essere stato un piccolo dramma a Nizza tra lei e quell'altra, di nome spagnuolo. Son le prodezze di questi giovinotti.

Mentre la mamma accompagnava questi non mai veduti visitatori verso il cancelletto, Flora sentì che la baronessa nominava la bella Vincenzina e quel caro tesoro di Ezio... Che c'entra costei con Ezio? chi è, da dove viene questa baronessa dalle piume di struzzo? e appena vide la mamma ritornare, scese le scale e le andò incontro: Vuoi dirmi chi è questa Cocorita colle penne di struzzo?

Flora non è potuta venire oggi: l'aspettavano alla villa Carlotta per non so quale complotto di matrimonio. Presento invece mia sorella, Vincenzina.... soggiunse, tirandosi un poco in disparte. Oh... oh... donna Vincenzina, grazie, ho piacere... Che bel sito! una vista stupenda! brava... Bravo anche lei!...

E i nuovi arrivati trassero anche loro quel fiato, che da tre ore pesava loro sul cuore. Massimo cercò un'altra volta la mano di donna Vincenzina, mormorando: C'è una provvidenza. È salvo? sarebbe stato troppo orribile ve'... pronunciò con brusca franchezza il Cresti, lieto di sentir anche il suo cuore libero e contento.

Massimo approvò questo consiglio e si offerse di essere compagno e guida. La zia Vincenzina mise quasi per condizione che anche Flora l'accompagnasse. Era un premio che la sua infermiera s'era ben meritato; e non avrebbe fatto male manco a lei un mese di riposo dopo si grandi strapazzi. Ma bisognava ottenere l'approvazione del signor Cresti, dell'impaziente fidanzato, che vedevasi offeso nei suoi diritti per ogni minuto sottratto alla sua felicit

Anche donna Vincenzina, che aspettava da un'ora in ansiet

Ezio andò ad accompagnarli un bel tratto fin verso Bolvedro, stando in mezzo a loro due colle braccia infilate nelle loro braccia. Vincenzina ritornò colla sorella pel viale del giardino; ma quando fu presso il casino svizzero si fermò improvvisamente e ruppe in un gran pianto. Che cos'hai? chiese Matilde. Niente. Perchè piangi? Non so. Voi vi siete portati bene. Ezio fu un tesoro.

Colla faccia patita e quasi cerea, rigido e stecchito nel collare alto che gl'incastrava il mento tra due trincetti di moda, strinse la mano di donna Vincenzina tra le sue, tutte ossa e nervi, con due forti scosse, una di compatimento, l'altra d'incoraggiamento.

La colpa era stata di tutti: forse di nessuno o di quel destino che non si sa che cosa sia. Ezio aveva trovato in Vincenzina una matrigna buona e indulgente, e in virtù di questo bene doveva essere più disposto a far verso lo zio un atto di tenerezza, che tenesse il luogo d'ogni altra riparazione. Egli, vecchio vagabondo, sentiva il bisogno di voler bene a qualcuno.

Ma donna Vincenzina aveva occhi per vedere, Massimo aveva parole per distrarla. In quanto a Cresti era come un uomo schiacciato tra due dolori, il suo e quello degli amici. Egli si era illuso che Ezio potesse essere morto nel cuore di Flora: ma era invece a credere che il colpo di pistola del barone lo avesse fatto improvvisamente risuscitare.

Parola Del Giorno

s'alceste

Altri Alla Ricerca