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Aggiornato: 6 ottobre 2025


Dell'accettazione condizionale, data al voto delle provincie del Centro, non parlo: è tristissima conseguenza del primo fatto. Voi non siete più vostro. Fatto, a Villafranca, vassallo della Francia imperiale, v'è forza chiedere, per le vostre risposte all'Italia, inspirazioni a Parigi. Sire, Sire! In nome dell'onore, in nome dell'orgoglio Italiano, rompete l'esoso patto!

Sire, Voi accettaste la pace di Villafranca e rifiutaste però che l'accettazione sottomessa all'arbitrio di Governi stranieri è rifiuto il voto d'alcuni milioni d'Italiani, che, credendo darsi all'Unit

In Villafranca stavano gli altri due battaglioni del 13º, un secondo battaglione Toscano e mezza batteria di artiglieria; in tutto duemila cinquecento uomini che non presero parte al combattimento. L'attacco incominciò a Sona alle 6 del mattino del 23 luglio; i Piemontesi assaliti da tre lati con forze tre volte superiori, respingevano con grandissimo valore i ripetuti attacchi.

La Posta dal palazzo Villafranca passava all’Ospizio degli arcivescovi di Monreale, nella casa, cioè, di S. Cataldo di fronte all’attuale Universit

Napoleone III, l'uomo di Magenta e di Solferino, non era di per solo il più idoneo interprete dei desiderii de' Veneti presso l'Austria; Napoleone III, l'uomo di Villafranca, non conveniva che di sua volont

I combattimenti continuavano da parte dei cittadini; la distruzione col bombardamento da parte delle truppe che fra l'altro incendiavano il Monte di S. Rosalia e nell'incendio venivano consumati i miseri cenci della parte più povera del popolo e il popolo inferocito, nonostante la difesa delle truppe, s'impossessava del quartiere militare di Santa Cita; altra vittoria sanguinosa riportava sulle truppe che occupavano il podere del principe di Villafranca di fronte a porta Macqueda.

Esiste a Palermo anche oggi, innanzi il palazzo Bosco di Cattolica, una piazzuola detta della Correria vecchia. Quivi fino al 1734 fu la posta dei corrieri, donde in quell’anno passò al Piano dei Bologni, nel Palazzo de’ Villafranca, i cui padroni aveano il diritto ed il privilegio della correria. Andate ad immaginare un servizio pubblico di questo genere in mano a privati, per quanto egregi e rispettabili come i Villafranca! Eppure altro che questo si vedeva nei tempi andati! nei quali, ufficî e dignit

E Anne-Marie, nel suo mantello di broccato bianco, camminava in su e in giù come una piccola Altezza Serenissima, coi brevi riccioli dondolanti sotto l'immenso cappello piumato. Dietro a lei la bonne di Villafranca, con passo rigido, col nastro scozzese ondeggiante al vento, portava in braccio la bambola colle ciglia di veri peli. New York. «Mamma adorata,

La proprietaria dell'albergo fece venire da Villafranca una bonne, che doveva passeggiare su e giù nei giardini con Anne-Marie, e portare la bambola. Non costava niente, quella bonne! cinquanta franchi al mese! Si misero in pensione all'albergo; anche questo non costava niente: quarantacinque franchi al giorno!

Disgraziatamente queste truppe, il cui ammontare non superavano i 60 mila uomini, erano ordinate in una estensione di terreno larghissimo, da occupare una linea di circa cento chilometri attraversati da un fiume Rivoli, le rive del Mincio da Peschiera a Goito, i pressi di Mantova, Governolo, Villafranca ne erano le estremit

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