United States or Solomon Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Si baciarono con affetto; quindi, stretta la mano alla signora ed alla Vige, l'ospite s'avviò alla casa. Ma che bella sorpresa, Prè Letterio, che bella sorpresa! Non m'aspettavate così presto, è vero? diceva il prete sedendo nel seggiolone che la Vige aveva rotolato per lui accanto alla tavola. Eppure sono gi

Che Loreta soffrisse e che i dinieghi suoi non rispondessero al vero, lo diceva chiaramente la pallidezza del suo viso e lo dicevano i suoi occhi arrossati e gonfi come per lungo piangere. La Vige non potè tenersi dal dire al professore ciò ch'ella pensava: La signorina sta male. Io so che non mi sbaglio.

Con uno sforzo sopra stessa Loreta volle mostrarsi indifferente. Parlò con diffusione al marito di vari interessi domestici, degli acquisti fatti in Udine; dell'incontro avuto con parecchi loro amici. Poi, quando la Vige venne ad avvertire che il pranzo era pronto, si pose a tavola, affettando un'ilarit

Fu verso la fine del pranzo, mentre la Vige poneva in tavola un corbellino di magnifiche prugne e d'uva mora, che il professore Sant'Angelo e la signora Chiara ebbero una grande sorpresa. Improvvisamente sui ciottoli dei cortile si udì il rotolìo di una carrozza che entrava, salutata dall'abbaiare insistente del cane di guardia. Oh! chi c'è mai a quest'ora?

Non poteva permettere che quella signorina sciupasse le sue piccole manine bianche nell'attendere a certe cose. Mani da ricamare, mani da contessina. E poi, con quella salute che aveva, starsene al foco de' fornelli, starsene curva sulla tavola da stirare. Mai e poi mai! Vige mia, lasciatemi fare. Mi ci diverto e mi fa piacere!

La Vige cogli occhi pieni di lagrime venne al padrone e con poche parole lo pregò di mandare qualcuno a Udine perchè venisse don Letterio: pareva a lei, nella sua povera fede di contadina, ch'egli avrebbe potuto con la sua presenza determinare un miracolo.

Vige la guardava, la guardava fissamente, e comprendendo che le parole della giovane erano veritiere si guardava dal contraddirla più oltre.

Un po' di sonno.... Ecco la miglior medicina. La Vige che stava ad udirla con grande attenzione, fissandole in viso gli occhi buoni, profondamente, tentennava allora il capo, e appena ell'era uscita, volgendosi alla signora Chiara: Medicina, ! mormorava sottovoce. La sua medicina sono le lagrime. Il sonno, il riposo.... A chi lo racconta? Povera signorina, mi fa tanto male!...

Ma quando, qualche volta, Loreta usciva a fare degli acquisti a Tricesimo od andava, accompagnata da Agnul col carrozzino a Udine, per visitare il suo amico e protettore don Letterio, Vige provava il bisogno di dire l'animo suo alla padrona: Non è una donna quella , è un angelo! Buona, buona come il pane. Ha fatto una gran opera santa, signora mia, prendendola in casa. Per buona, , mi pare.

Dunque, Prè Letterio, disse allegramente il professore Mattia, versando del vino nel bicchiere che Vige s'era affrettata a recare per l'ospite, quei signori a Roma non sono poi tanto dispettosi come qualcheduno si piace di descriverli....