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Nancy trasse a la coperta del letto e ne avviluppò i piedini nudi della sua bambina. Poi mise un braccio intorno alla smilza figuretta bianca. L'ultima nota, lunga, acuta, dolorosa, vibrò e si spense. Soltanto allora Anne-Marie si mosse. Coprì il viso colle mani e scoppiò in pianto. Ma cos'hai, ma cos'hai, angelo mio? chiese Nancy, angosciata, stringendosela al cuore.

Erano gli ultimi gridi di un'anima che un male troppo intenso strappa violentemente dalla spoglia mortale. Il vecchio si sentiva mancare la vita. Il canto continuava un'agonia di note. Poi l'ultima vibrò lunga, tetra, triste, sopranaturale, con un accento che una mente umana non può imaginare. Pareva partire dalle viscere della terra e come una freccia volare in cielo.

Sdegnò compagni, e solitario letto Era suo voto; i giusti altrui pensieri Onorar con mercede ebbe diletto, E mostrava al malvagio atti severi; Sovente armava di corazza il petto, Ed ergeva su l'elmo alti cimieri, E tra le squadre de' nemici sparte Vibrò vittoriosa asta di Marte.

Era di poco valicata la mezzanotte; da una taverna uscirono alcuni uomini e squadrarono quella coppia frettolosa, non comprendendo di quali femmine si trattasse; e poichè l'uno diceva con parole villane la sua ammirazione per la ragazza, un altro lo ammonì sarcasticamente: Lascia andare, figliuolo. , occorrono biglietti da mille! Loredana vibrò da capo a piedi; mormorò a Clarice: Ho paura.

Domanda e risposta furono scambiate in mezzo a un silenzio profondo; i circostanti restavano immobili, inquieti, intimiditi. A un tratto la sirena squarciò l'aria col suo formidabile strido, un fiato enorme parve esalasse dalle viscere della nave, tutta la sua compagine vibrò, le acque rimosse sfrusciarono al primo giro delle eliche, ribollendo e spandendosi in cerchi di spuma. Lentamente la «Siracusa» si avanzò verso l'

Don Francesco vedendo essere preso a gabbo, dal petulante garzone gli vibrò tale uno sguardo, che per quanto costui fosse sfrontato non ebbe forza di sostenerlo, ed uscendo avvertiva: In un baleno torno col pranzo, che Il nostro gregge e l'orticel dispensa Cibi non compri alla non parca mensa, come dice il signor Torquato Tasso.

Colpito di meraviglia, io vibro una occhiata perforatrice nel volto del domestico. Nel cervello mi balena un pensiero sinistro: che l'amico Eugenio, mettendomi questo mobile di carne umana tra i piedi, abbia mirato a burlarsi di me!

Vibrò Ramengo un'occhiata fra loro; fissò con sguardo scrutatore quei visi, ed accertatosi che fra quelli non v'era chi lo conoscesse per veduta, o gli potesse interrompere i disegni suoi, scese, e col parlare si diede a conoscere per loro compatrioto.

Una voce argentina vibrò all'aperto e salì dal prato all'orecchio di Paolina come una nota di organetto o un trillo d'usignuolo. Ohe di casa! non v'è nessuno? Tonino! che cosa vuole Tonino! Non mi si apre, no? quale idea? siete chiuse in gabbia a mo' degli orsi o siete andate alla Madonna di San Luca?...

Rinfrescavano queste parole al principe una memoria spiacevole se altra mai, onde, a guisa d'un mastino traditore, che repente si volge a morsicare la mano da cui lasciavasi quietamente palpeggiare, digrignò i denti stizzito, e vibrò la mazza contro il motteggiatore insolente.